Follicolite decalvante: è possibile recuperare i capelli persi?
L’alopecia è una condizione comune, che giornalmente affligge migliaia di uomini e donne in tutto il mondo. A seconda della sua causa scatenante può essere di varie tipologie, che richiedono rimedi differenti. È il caso dell’alopecia decalvante dovuta a una follicolite decalvante, ovverosia a un’infiammazione talmente forte delle cavità bulbari, che impedisce a queste ultime di continuare con la normale produzione di capelli. Come evolve la malattia e cosa la causa, ma soprattutto, scopriamo insieme agli esperti come curarla in modo efficace.
Cos’è la follicolite decalvante?
La follicolite decalvante è un’infiammazione cronica dei follicoli piliferi del cuoio capelluto, che può causare una particolare forma di alopecia cicatriziale, detta alopecia decalvante. Nel decorso molto simile a una classica follicolite della pelle, essa si manifesta con i seguenti sintomi:
- Formazione di pustole follicolari, che ostruiscono i bulbi impedendo la normale crescita dei capelli. Simili papule sono spesso dolorose, piene di pus, e possono trasformarsi in cicatrici, che danneggiano i follicoli per sempre, causando la calvizie.
- Rossore (eritema perifollicolare), gonfiore, dolore al tatto delle aree dello scalpo che ne sono colpite.
- Prurito, che, se aggravato da grattamento, può favorire infezioni secondarie della pelle.
- Perdita di capelli, con la formazione di chiazze alopeciche, spesso localizzate al vertex (sommità del capo) e in zona occipitale.
- Insolita crescita dei capelli rimasti, dovuta al fatto che, nella follicolite decalvante, più follicoli tendono a fondersi tra loro, lasciando i fusti liberi di uscire da un unico ostio follicolare.
Alopecia decalvante, il suo decorso
L’alopecia decalvante, risultato di una follicolite decalvante, appartiene al gruppo delle alopecie di carattere areato. La sua progressione è del tutto variabile: in alcuni pazienti può rimanere stabile per molto tempo, in altri progredire rapidamente, fortemente influenzata dalla salute generale dell’individuo e dalla sua risposta ai trattamenti utilizzati.
Follicolite del cuoio capelluto: quali sono le sue cause
Le cause alla base della follicolite del cuoio capelluto, con effetto decalvante, non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che la sua insorgenza possa essere stimolata da diversi fattori, come:
- Infezioni batteriche. Il batterio Staphylococcus aureus è spesso associato all’infiammazione follicolare e la sua azione può essere ulteriormente aggravata da una flora batterica cutanea alterata.
- Disfunzioni del sistema immunitario. Una risposta immunitaria anomala, può provocare un’infiammazione persistente e dannosa per i follicoli, proprio come accade in altre tipologie di alopecia areata.
- Predisposizione genetica. Chi ha una storia familiare di follicolite decalvante, può essere più incline a svilupparla.
- Traumi e irritazioni. Sfregamenti, graffi o l’utilizzo di prodotti per capelli aggressivi, possono danneggiare il cuoio capelluto, aumentando il rischio di sviluppare alopecia decalvante.
- Ostruzione follicolare dovuta a ipercheratosi. Crea un ambiente cutaneo infiammato, ideale per la proliferazione batterica.
- Fattori ormonali, stress, dieta squilibrata e farmaci possono indebolire il sistema immunitario e i follicoli, favorendo l’insorgenza della patologia.
- Patologie concomitanti. Condizioni come dermatite seborroica, psoriasi e forfora possono aggravare una follicolite già in corso.
Molto rara, l’alopecia decalvante può colpire sia uomini che donne, anche se nei primi risulta più frequente, sviluppandosi soprattutto durante l’adolescenza e la gioventù.
La diagnosi precoce è sempre fondamentale per prevenire la progressione della malattia e arginare non solo la caduta dei capelli, ma anche la formazione di cicatrici sul cuoio capelluto.
Come curare la follicolite del cuoio capelluto
Pur non esistendo ancora una cura definitiva per la follicolite decalvante, la relativa alopecia può essere tenuta a bada con un approccio di cura multidisciplinare. I rimedi più utili a gestire la condizione e migliorare la salute del cuoio capelluto risultano:
- Gli antibiotici. Farmaci come le tetracicline, la Rifampicina, la Clindamicina e l’Isotretinoina, riducono l’infezione batterica e l’infiammazione.
- Corticosteroidi topici e immunosoppressori. Aiutano a modulare la risposta immunitaria, riducendo uno dei rischi di follicolite e di alopecia.
- Terapia Laser a Bassa Intensità (LLLT). La luce rossa tipica di questo metodo riduce l’infiammazione dei follicoli e stimola la crescita dei capelli, migliorando direttamente il microcircolo.
- Dermopigmentazione, parrucche, toupet, riporti. Nascondono temporaneamente la visibilità delle chiazze alopeciche.
- Trapianto di capelli. È possibile solo in caso di alopecia stabile, grave e con sufficiente disponibilità di area donor, quindi di follicoli sani da estrarre e trapiantare.
- Medicina Rigenerativa bSBS di HairClinic. Con il suo approccio autologo e su misura del paziente, può aiutare a ristabilire la funzionalità dei follicoli non ancora atrofizzati.
- Shampoo antisettici. Contribuiscono a mantenere il cuoio capelluto pulito e a prevenire le infezioni.
Inoltre, adottare uno stile di vita sano è essenziale per supportare le sopra citate terapie. Tra i consigli più utili:
- Evitare il grattamento delle lesioni per non peggiorare la condizione.
- Seguire una dieta equilibrata e ricca di nutrienti benefici per la pelle e i capelli.
- Ridurre lo stress.
- Curare delicatamente capelli e cuoio capelluto, senza ricorrere ad agenti aggressivi che li irritano ulteriormente.
La follicolite decalvante è una patologia complessa e multisfaccettata, che richiede un approccio di cura personalizzato. Affidarsi a specialisti come dermatologi e tricologi è fondamentale per ottenere risultati concreti e migliorare la qualità della vita. Nonostante la sua natura cronica e recidivante, con trattamenti adeguati e uno stile di vita controllato, è infatti possibile tenerne sotto controllo i sintomi e preservare la salute dei capelli e del cuoio capelluto sul lungo periodo.
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- Trattamento indolore: senza anestesia e fastidi post-operatori.
- Recupero immediato: permette di tornare alle proprie attività quotidiane subito dopo il trattamento.
- Efficace anche sui casi lievi: agisce fin dalle prime fasi del diradamento, prevenendone la progressione.
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