Alopecia Androgenetica
Per curarla è fondamentale conoscere le cause profonde che generano la tua Alopecia.
L’Alopecia Androgenetica è una vera patologia.
La diminuzione della quantità dei capelli e del loro spessore prende il nome di Alopecia. La più diffusa è lʼAlopecia Androgenetica. Sebbene non sia considerata una malattia, l’Alopecia è una patologia molto complessa e degenerativa del Follicolo Pilifero.
Alopecia Androgenetica, il nome più comune della Calvizie.
Conoscere il mix di cause che incidono sull’evoluzione della propria Calvizie, è fondamentale per creare una Terapia performante.
L’Alopecia Androgenetica colpisce sia donne che uomini in numero sempre maggiore. A scatenarla sono alcune cause conosciute, ma ad alimentare la sua evoluzione sono le concause individuali.
ApprofondisciMa cos’è l’Alopecia?
La diminuzione del numero dei capelli e la riduzione del loro spessore prende il nome di Alopecia. L’88% della popolazione maschile soffre di Alopecia Androgenetica e circa il 30% delle donne, nel corso della vita, ha problemi legati alla perdita dei capelli.
L’Alopecia Androgenetica non è “solo” un inestetismo, è una vera e propria patologia multifattoriale. Può manifestarsi in diverse forme, tra cui: Alopecia Areata, Alopecia Congenita (ereditaria), Alopecia Fronto Parietale maschile, Alopecia da Trazione, Alopecia da Denutrizione, Alopecia da Psicogena, Alopecia post-infettive, Alopecia Latrogena (da farmaci), Alopecia Cicatriziale, Alopecia da Universale ed altre più rare.
Ma la forma di Alopecia più frequente è l’Alopecia Androgenetica, conosciuta come Calvizie comune, è una malattia del Follicolo che nasce dall’interno del nostro organismo, gli effetti sui capelli si riscontrano nel peggioramento della qualità del fusto e nella perdita parziale o totale dei capelli.
L’attributo “Androgenetica” è dovuto ad una delle sue cause scatenanti, si tratta di un ormone androgeno, o detto comunemente “maschile”, chiamato DHT Diidrotestosterone, è un derivato dal Testosterone prodotto negli uomini dal testicolo e dalla corteccia surrenale, che regola la funzione degli organi sessuali, nelle donne, in piccole quantità, viene prodotto dall’ovaio e dalle Cellule della teca e dalle ghiandole surrenali.
La tua è veloce o lenta?
L’Alopecia Androgenetica, può manifestarsi in due stadi principali:
- Alopecia Androgenetica veloce, si sviluppa molto presto, subito dopo la pubertà ed intorno ai 20 anni è già in fase molto avanzata.
- Alopecia Androgenetica lenta, ha il suo picco intorno ai 20-30 anni, progredisce fino ai 40-50 anni e poi rallenta ma non si blocca.
Il lato oscuro dell’Alopecia.
Per molte persone il più delle volte questa patologia è vissuta dall’inconscio come un vero dramma. Nell’uomo è solitamente associata alla perdita della virilità, sicurezza, benessere e giovinezza, mentre nella donna ad una mancanza di salute globale e femminilità. Ovviamente si può vivere benissimo anche senza capelli, e il mondo è pieno di persone di successo completamente glabre, ma per chi ne soffre la perdita, è possibile in molti casi intervenire con successo e ottenere risultati utopici fino a pochi anni fa.
Salta le prove, agisci da subito correttamente.
Le proposte odierne per contrastare l’Alopecia Androgenetica sono molte, ma l’approccio più completo e dalle più alte possibilità di successo è dato dalla Terapia Inclusiva Multidisciplinare bSBS. L’analisi avanzata, inclusa nel Protocollo bSBS, consente di agire ad un altro livello di cura.
Grazie alle migliori leve terapeutiche disponibili, premette di sfruttare al massimo la capacità rigenerativa autologa di ogni Paziente. Sul parco follicolare danneggiato, ma ancora attivo, promuove l’inversione della miniaturizzazione, l’aumento delle densità globale e i massimi risultati clinici ed estetici duraturi.
Alopecia Androgenetica, dove e come colpisce nell’uomo e nella donna.
L’effetto degenerativo dei Follicoli è molto simile tra uomini e donne, ma si distingue per aree interessate, evoluzione e cause.
Una terapia basata “solo” sulle differenze tra uomo e donna, è fortemente riduttiva, di fatto due individui con stesso tipo di Alopecia e stessa gravità visibile, possono avere differenze determinanti.
ApprofondisciAlopecia Androgenetica Maschile.
Nell’uomo inizia con un progressivo assottigliamento dei capelli, chiamato processo di miniaturizzazione. La degenerazione del Follicolo non consente la produzione di un capello sano e spesso, al contrario nel tempo è sempre più sottile e poco pimentato. Questa situazione crea una capigliatura poco densa e rende visibile la cute, il risultato è l’effetto antiestetico del diradamento.
Nel tempo il Follicolo produrrà un capello sempre più trasparente e piccolo, fino ad arrivare un punto di non ritorno, il pelo vellus, un capello simile a quello del neonato. Un pelo vellus, non crea più alcuna copertura della cute e genera veri spazi vuoti.
La fase ultima è l’atrofia del Follicolo, ovvero la sua morte. Principalmente può colpire la parte frontale, delle tempie e quella del vertex (apice della testa), in altri casi può essere diffusa su tutto il capo o interessare prima una parte poi l’altra.
Alopecia Androgenetica Femminile.
Anche nella donna sono gli ormoni androgeni a far da padrone nella sua evoluzione, ma ha una maggiore probabilità di svilupparsi in presenza della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), caratterizzata da un’ulteriore squilibrio ormonale.
Si manifesta con un progressivo diradamento dei capelli nella regione centrale della testa, i capelli appaiono deboli e sottili, soprattutto in corrispondenza della linea centrale. Nelle donne giovani il diradamento è più evidente anche in corrispondenza della fronte.
Nella donna in menopausa è invece frequente notare anche una stempiatura, simile a quella che si osserva nell’Uomo. Anche nei casi più gravi però si osserva raramente una Calvizie completa, ma solo un grave diradamento diffuso.
Oggi l’Alopecia si può curare in modo concreto.
Come si intuisce, l’effetto degenerativo dei Follicoli causato dall’Alopecia Androgenetica è molto simile tra uomini e donne, ma si distingue per la sua diversa localizzazione, per il tipo di evoluzione e per le cause che ne generano la nascita e lo sviluppo. E’ fondamentale un’azione terapeutica personalizzata, non solo differenziando tra uomo e donna, ma tra individuo e individuo.
Per prima cosa è necessario valutare la complessità dell’Alopecia Androgenetica in modo strettamente personalizzato, due individui dello stesso sesso, con la stessa gravità e diffusione, hanno cause comuni generano la patologia ma che incidono con un peso differente, in più, la presenza di concause personali ne accelerano l’evoluzione.
Il passo successivo ad una diagnosi avanzata e personalizzata, è promuovere l’invasione del processo degenerativo, il massimo recupero del parco follicolare attivo e l’aumento della densità visiva. Un risultato clinico stabile essenziale per raggiungere un risultato estetico duraturo. Ed è qui che entra in campo la Terapia Inclusiva Multidisciplinare.
Sai quali sono le cause della tua Alopecia?
Se pensi di risolvere il problema lavorando su un’unica causa alla volta, fai un buco nell’acqua!
L’Alopecia Androgenetica non dipende da una sola causa scatenante, ma sia da alcune cause conosciute e comuni che ne generano la nascita, sia da una moltitudine di concause personali che determino la gravità e la velocità della sua evoluzione.
ApprofondisciLe cause e concause più comuni.
L’Alopecia Androgenetica è legata principalmente ad un aumento dell’attività dei recettori di un androgeno in particolare, il Diidrotestosterone meglio noto come DHT, la presenza di unʼeccessiva quantità di questo androgeno ha effetti deleteri sui follicoli sensibili. Ne provoca un progressivo assottigliamento e nel tempo l’evoluzione degenerativa lo porta alla totale atrofia (processo di miniaturizzazione). Le concause sono molte, solitamente convivono più concause nello stesso individuo.
Genetica: è una delle cause più diffuse, e il più delle volte l’Alopecia Androgenetica è provocata da cause genetiche che incidono in gran parte nella sua evoluzione. Anche se il gene si tramanda scientificamente da parte del ramo materno, non sempre è così. Molte persone hanno Papà e Nonni con problemi di capelli e nessuna delle figure femminili interessate.
Problemi Ormonali: elevati livelli di Testosterone, ghiandole surrenali, il cattivo funzionamento della Tiroide. Nelle donne le ovaie, l’ipofisi, endocrinopatie come l’ipotiroidismo, la menopausa, la policisti ovarica, o ancora tumori virilizzanti o terapie con androgeni.
Problemi alimentari: diete dimagranti, mancanza di vitamine, anemie e i problemi di assimilazione delle vitamine, denutrizione e malattie come l’anoressia agiscono direttamente sulla crescita dei capelli.
Prodotti chimici e farmacologici: l’uso di alcuni antidepressivi la chemioterapia, alcuni farmaci come la particella beta indicate per insufficienza cardiaca, e molti altri.
Cause psicologiche: mancanza di sonno, stress fisico o psicologico, stati emotivi spiacevoli in molti casi la situazione di difficoltà personale, differenti situazioni some febbri, emorragie, post parto etc. possono scatenare l’Alopecia.
L’esistenza di altre concause legate alla persona e riscontrabili solo attraverso analisi avanzate ad ampio spettro, complicano quella che è già una patologia molto complessa.
Avvolgi il problema a 360°, grazie ad un approccio multidisciplinare tiene conto di tutti fattori che generano la tua Alopecia.
Le terapie per contrastarla sono molte, ma per farlo in modo efficace è necessario un percorso Terapeutico Inclusivo che valuta l’unicità della tua Calvizie e promuove le condizioni cliniche migliori per raggiungere il massimo risultato estetico e duraturo.
Inibire solo il DHT non è una soluzione.
Il DHT è una delle cause principali dell’Alopecia Androgenetica, ma agire solo sul DHT è un’errore da non fare.
Il DHT (Diidrotestosterone) è un derivato del testosterone, prodotto per effetto dell’enzima 5-alfa reduttasi, miniaturizza il Follicolo fino a portarlo all’atrofia e quindi alla cessazione di ogni attività produttiva. Ma bloccare il DHT non basta per risolver l’Alopecia.
ApprofondisciIl DHT è uno dei fattori primari della Calvizie.
In breve, il DHT è uno degli ormoni intrafollicolari e androgenetici, fra i più potenti dell’organismo, la sua attività è 4-5 volte superiore rispetto al testosterone. Il DHR è anche necessario alla coordinazione del ciclo del capello.
Nello specifico, il DHT è il metabolita basilare del Testosterone prodotto nella prostata, nelle ghiandole genitali maschili, nei Follicoli Piliferi dei capelli e nelle ghiandole surrenali, dall’enzima 5α-Reduttasi.
Negli uomini il testosterone, una volta convertito a DHT dalla 5α-Reduttasi, dà inizio a una reazione dannosa del Follicolo. Si lega al Bulbo Pilifero e lo sottopone a un’involuzione trofica, miniaturizzandolo fino a portarlo all’atrofia.
Nelle donne il DHT viene prodotto nelle ghiandole surrenali. Quando i suoi livelli sono elevati, possono svilupparsi alcuni tratti androgeni che si manifestano anche con problemi di Calvizie simile all’uomo.
Perché inibire il DHT non basta?
Fino a pochi anni il DHT fa era l’unico nemico da combattere, farmaci inibitori come la Finasteride hanno dato speranza a moltissime persone. Ma se bastasse un farmaco da 50 euro per risolvere la Calvizie, non esisterebbero più calvi nel mondo. Purtroppo non è la realtà.
Il motivo è chiaro, il DHT non è l’unico colpevole e inibirlo non è una soluzione completa. Inoltre, i noti effetti collaterali e complicazioni decisamente più serie rispetto alla perdita dei capelli, sono le conseguenze di una terapia farmacologica uguale su tutti i Pazienti.
La soluzione corretta è “regolarizzare e ripristinare”, in modo completo e al massimo delle possibilità concesse, il nostro sistema metabolico ormonale e follicolare. Attraverso una diagnosi completa associata ad un Protocollo di Terapeutico Inclusivo basato sulla Medicina Rigenerativa avanzata è possibile intervenire in modo selettivo sulla Calvizie di ogni Paziente.
Il DHT non è l’unico colpevole della perdita di capelli.
La Scienza indica nella Prostaglandina D2, la causa principale della Calvizie. Crea un’infiammazione al Follicolo e inibisce la crescita del capello.
La Prostaglandina D2 è un proteina pro-infiammatoria che interferisce negativamente nel ciclo del Follicolo Pilifero. Crea un forte danno infiammatorio, tanto da essere stata definita come la causa più importante della Calvizie.
ApprofondisciProstaglandina PGD2, in una parola; deleteria.
Un recente studio scientifico ha identificato, nel cuoio capelluto di uomini affetti da Calvizie, una quantità anomala di una proteina, la Prostaglandina D2. Gli studiosi, dopo aver individuato un forte presenza di PDG2 nelle aree target della Calvizie, hanno appurato che l’infiammazione sui Follicoli Piliferi prodotta dalla Prostaglandina D2, inibisce la naturale nascita e crescita dei capelli.
Questo può spiegare finalmente perché, in molte persone con livelli di DHT nella norma, si sviluppi una degenerazione e miniaturizzazione dei Follicoli Piliferi del tutto simile all’Alopecia Androgenetica.
La Prostaglandina D2 potrebbe essere potenzialmente deleteria anche per i follicoli trapiantati, sebbene questi ultimi nascano gentilmente più forti e più protetti dal DHT, non sono immuni dalle altre cause e concause ne possono pregiudicare lo sviluppo. Ciò spiegherebbe perché molte persone segnalino una significative perdita di follicoli trapiantati dopo un tempo relativamente breve dall’Autotrapianto.
In laboratorio gli scienziati sono riusciti a bloccare la PGD2, tramite un recettore chiamato GPR44. La scoperta cambia per sempre le regole conosciute per combattere l’Alopecia Androgenetica e la caduta eccessiva, sia negli uomini che nelle donne, aprendosi a terapie multidisciplinari che tengano conto dell’unicità del Paziente e della sua Calvizie.
dalle altre cause e concause ne possono pregiudicare lo sviluppo. Ciò spiegherebbe perché molte persone segnalino una significative perdita di follicoli trapiantati dopo un tempo relativamente breve dall’Autotrapianto.
In laboratorio gli scienziati sono riusciti a bloccare la PGD2, tramite un recettore chiamato GPR44. La scoperta cambia per sempre le regole conosciute per combattere l’Alopecia Androgenetica e la caduta eccessiva, sia negli uomini che nelle donne, aprendosi a terapie multidisciplinari che tengano conto dell’unicità del Paziente e della sua Calvizie.
Danneggia anche i Follicoli trapiantati.
Moltissime persone dopo un Autotrapianto vedono la caduta sia dei propri capelli, ma anche di molti capelli trapiantati. Oggi possiamo affermare che La Prostaglandina D2 crea un danno anche sui Follicoli trapiantati, questi Follicoli geneticamente più protetti dal DHT, non sono protetti dal danno infiammatorio della Prostaglandina D2.
Motivo per cui pensare all’Autotrapianto di Capelli fine a se stesso, come una soluzione completa della Calvizie, è totalmente errato e anacronistico. L’Autotrapianto per essere valido e duraturo deve poggiare su una base di salute vera e stabile.
Curare la Calvizie senza spegnere l’infiammazione è impensabile.
La madre di tutte le Calvizie è sempre l’infiammazione, ma la scoperta della Prostaglandina D2 nell’amplificare lo stimolo infiammatorio inibendo la naturale crescita dei capelli, certifica l’estrema necessità, per chi soffre di Calvizie, di una potente azione antinfiammatoria su cute e Follicoli Piliferi.
La Fase3 del Protocollo medico bSBS, è completamente incentrata nello spegnere, ad ampio raggio e direttamente nelle sedi follicolari, un’infiammazione acuta e progressiva. Un azione indispensabile per promuovere il ripristino dell’environment follicolare, l’inversione del processo degenerativo e la massima Rigenerazione Follicolare.
Evita le prove.
L’Alopecia Androgenetica può essere affrontata con diverse azioni, ma il concetto più moderno e completo è la Terapia Inclusiva.
La Terapia Multidisciplinare bSBS sfrutta la Medicina Rigenerativa e coordina più di 16 tecnologie sull’unicità del Paziente. Promuove il blocco dell’invecchiamento cellulare precoce, favorisce la massima capacità rigenerativa e il massimo recupero del parco follicolare attivo, è l’approccio più incisivo nella cura dell’Alopecia.
ApprofondisciLe terapie più conosciute.
Terapia farmacologica, può rallentare il processo di diradamento, ma agisce su una delle tante cause che incidono nella perdita dei capelli. I farmaci inibitori, se non sono realizzati sul Paziente e inseriti in un percorso ad-personam, hanno effetti collaterali ormai conosciuti. La filosofia moderna vede la terapia farmacologica a supporto di una terapia completa e non fine a se stessa, sempre creata sulle specifiche esigenze e solo dopo analisi avanzate, riducendo al minimo gli effetti secondari, diminuendo il dosaggio e aumentandone la performance globale.
PRP e Mesoterapia, infiltrazioni di vitamine e minerali possono dare un beneficio nel breve periodo, ma non essendo una vera cura, non risolvono il problema di base. Il PRP ha una capacità rigenerativa ridotta, è limitato alla stimolazione di alcune Cellule e non prevede una cura personalizzata della Calvizie. I tanti limiti del PRP hanno portato HairClinic a non eseguirlo più da molti anni.
hCRP Sonicato, è il sistema di Separazione Cellulare più avanzato al mondo, sfrutta un triplo chip ottico automatizzato per isolare tutte le Cellule interessate alla Rigenerazione Cellulare e Follicolare. Risolve tutte le criticità del PRP e rappresenta la massima evoluzione tecnologica. Una seduta equivale a più di 36 microprovette dei classici PRP.
Autotrapianto di Capelli, da solo non può risolvere alla radice la Calvizie. L’Autotrapianto deve essere considerato l’approccio corretto solo in alcuni casi e solo su una vera base di salute del Follicolo, della cute e del metabolismo del capello. In alternativa, può risultare fallimentare dopo un periodo relativamente breve.
La terapia laser, non è una cura dell’Alopecia, la consideriamo un’ottima terapia coadiuvante del Protocollo di Medicina Rigenerativa bSBS ma non una cura. Tra tutte le terapie laser esistenti, per noi di HairClinic la più efficace e professionale home therapy è Capillus272. Non ha effetti collaterali e se usato costantemente può stabilizzare i risultati senza l’uso di topici o lozioni, oltre a migliorare la circolazione sanguigna.
Per saperne di più su Capillus272
Terapia Inclusiva non chirurgica. Un piano terapeutico personalizzato in grado di coordinare, sulla tua Calvizie, tutte le più avanzate leve terapeutiche.
La Terapia Inclusiva non chirurgica è basata sulla Medicina Rigenerativa avanzata, ed è una base indispensabile per lavorare sulla Calvizie in modo completo e personalizzato.
Dalla analisi Genomica all’analisi Morfologica, Dalle Cellule Staminali all’Azione Antinfiammatoria, dalla Matrice ExtraCellulare all’Azione Tricogenetica, rappresenta la soluzione più avanzata e dalle più alte possibilità di successo complessivo.
Di che Alopecia sei?
Per stabilire un’azione terapeutica precisa è essenziale individuare il tuo tipo o multitipo di Alopecia.
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Telogen Effluvium (effulvio telogenico cronico).
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Alopecia da Trazione.
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Alopecia Seborroica.