Scala di Ludwig: tra alopecia androgenetica femminile e rimedi
L’alopecia androgenetica è una condizione che non riguarda solamente gli uomini, bensì anche le donne, che ne sarebbero colpite per circa il 50% della popolazione mondiale. Il numero totale, ridotto rispetto al pubblico maschile è dovuto al fatto che nell’organismo femminile la quantità di ormoni androgeni circolante e scatenante della patologia è inferiore. Tuttavia, quest’ultima può comunque insorgere e avere effetti psicofisici addirittura maggiori che nell’uomo, a causa dell’importanza che un’acconciatura folta e sana ha nella determinazione della propria personalità, femminilità e autostima. Da ciò emerge quanto sia importante una diagnosi corretta, per prescrivere trattamenti anticalvizie efficaci, realmente orientati al recupero della chioma. In questo senso, la scala di Ludwig è una classificazione molto utile a dermatologi e tricologi, per individuare lo stadio di alopecia in cui versa la paziente e predisporre i giusti rimedi. Come si caratterizza? Lo spiegano gli esperti.
Cos’è la scala di Ludwig
La scala di Ludwig è una classificazione sviluppata nel 1977 dal dottor Erich Ludwig. Si tratta di un metodo che identifica tre diversi stadi di perdita dei capelli nelle donne, aiutando i medici a diagnosticare la gravità dell’alopecia androgenetica femminile e a individuare i trattamenti più appropriati. Come si suddivide:
Tipo I – La caduta dei capelli è lieve
Questo primo stadio della scala di Ludwig, il meno severo, individua un diradamento dei capelli talmente lieve che molte donne non riescono a notarlo, visto che la linea frontale del cuoio capelluto resta praticamente intatta. La donna però, può sperimentare un assottigliamento generale dei fusti e una più o meno accentuata caduta dei capelli al vertex (la sommità del capo), che diventa più evidente con particolari acconciature o portando la riga centrale.
Tipo II – Il diradamento diventa moderato
In questo stadio, l’entità del diradamento aumenta (sempre per lo più in zona apicale), con le donne che possono iniziare a notare una diminuzione del volume complessivo della chioma e, soprattutto, una riga centrale che tende ad allargarsi. Il cuoio capelluto è sempre più evidente e i capelli crescono più lentamente e sottili, oltre che di peggiore qualità.
Tipo III – Diradamento grave
È la fase di diradamento più intensa. I capelli sono sempre più sottili e radi, lasciando intravedere il cuoio capelluto. Tale andamento è infatti tipico della perdita di capelli femminile, che si sviluppa quasi esclusivamente al vertice del capo, mentre le tempie, l’area occipitale e la zona frontale rimangono inalterate. Il diradamento può diventare impossibile da coprire anche con apposite acconciature. A differenza della calvizie maschile, la caduta di capelli nelle donne è uniforme e diffusa e non porta mai alla perdita completa della chioma.
Diagnosticare l’alopecia androgenetica femminile: scala di Ludwig e altri metodi
Una diagnosi tempestiva e accurata è cruciale per limitare la progressione della caduta dei capelli nelle donne. Tra gli esami e gli strumenti oggi più utili e utilizzati per individuare la patologia in corso, ci sono:
- La tricoscopia e l’esame del capello più tradizionale, che consentono di valutare lo stato del cuoio capelluto e la qualità dei follicoli piliferi.
- La scala di Ludwig che, come abbiamo visto, può dare una mano importante nell’individuare lo stadio in cui versa l’alopecia e il suo possibile decorso.
- Tecniche d’analisi avanzata, come quelle proposte dalla Medicina Rigenerativa per Capelli.
Per un esame profondo e reale della calvizie, delle cause e concause che l’alimentano, il Protocollo bSBS di HairClinic è al momento il meglio dell’offerta diagnostica. Esso offre una fase di Analisi Avanzata – svolta all’inizio del suo iter di trattamento, e comprensiva di Analisi Genomica, Epigenomica, della Membrana Cellulare del Follicolo e Morfologica Digitale – utile per personalizzare lo stesso in base alle esigenze specifiche della paziente. Il risultato è un trattamento davvero efficace perché su misura.
Dall’alopecia femminile si guarisce?
L’alopecia androgenetica femminile è una condizione cronica e irreversibile. Nel 2025, tuttavia, chi ne soffre, può trovare diverse opzioni di trattamento che, pur non debellando per sempre la patologia, rallentano la perdita di capelli, impedendole di progredire nella formazione di nuove aree glabre. Quali sono i principali rimedi:
- Farmaci che stimolano l’attività follicolare come Minoxidil.
- Il trapianto di capelli è utile allo stadio III della scala di Ludwig e consente, grazie all’uso di tecniche innovative come FUE (Follicular Unit Extraction) e DHI (Direct Hair Implantation), di ottenere risultati naturali e mininvasivi.
- La mesoterapia nutre il cuoio capelluto con vitamine e minerali, per far tornare pelle e follicoli in buona salute e promuovere la ricrescita naturale dei capelli.
- Il Laser a Bassa Intensità (LLLT), utile nei casi di alopecia lieve e moderata (tipi I e II della scala di Ludwig), si serve della luce rossa per risvegliare i follicoli dormienti portandoli in attività.
- La Medicina Rigenerativa Capelli con il metodo PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e il Protocollo bSBS (di Bio Stimolazione Bulbare Sinergica). Si tratta di due terapie che possono essere utilizzate sia in caso di calvizie iniziale, che avanzata, purché vi siano ancora follicoli piliferi attivi e ricettivi di stimolazione. Aiutano a creare un ambiente sano per lo sviluppo dei bulbi, promuovendo una ricrescita dei capelli forte, naturale, del tutto autologa e su misura delle reali necessità di cura della paziente.
Oltre ai rimedi sopra descritti, una buona cura dei capelli e uno stile di vita sano (soprattutto una dieta equilibrata e zero stress) sono fondamentali per promuovere il blocco dell’alopecia androgenetica femminile e sostenere la ricrescita dei capelli sul lungo periodo.
protocollo bsbs

Qual è il metodo migliore per affrontare i problemi di calvizie e alopecia?
Il Protocollo bSBS di HairClinic si distingue tra le opzioni di trattamento dell’alopecia come un’opzione innovativa e rivoluzionaria basata sui principi della medicina rigenerativa non chirurgica. Questo agisce in maniera multidisciplinare e personalizzata, affrontando le cause profonde della calvizie e adattandosi alle specifiche esigenze di ogni paziente.
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