PRP Capelli, non cura la Calvizie e non salva il Trapianto.

PRP per Capelli, una terapia proposta da alcuni anni nella cura della Calvizie, è praticata con la speranza di risolvere il diradamento dei capelli ma è sempre più richiesta da chi ha eseguito un Trapianto di Capelli. Ma è veramente efficace?

Il PRP Capelli non può in alcun modo curare la Calvizie e non può migliorare i risultati di un Trapianto o stabilizzarne i risultati nel tempo. Dott. Mauro Conti (HairClinic Italia).

Il PRP per Capelli è una tecnologia antica e superata? Ne parliamo con il Dottor Mauro Conti, Direttore Scientifico di HairClinic Bio Medical Group. 

Proprio così, sebbene dobbiamo grande rispetto alla terapia PRP, è stata una grande pietra miliare della Medicina Rigenerativa epioniera nel campo del contrasto della Calvizie con la sua variante “PRP Capelli”, ma parlare oggi ancora di PRP, piastrine e soli fattori di crescita nella cura della Calvizie è un po come pensare di usare un telefono a gettoni nell’era degli smartphone.

È curioso, ma se avessimo letto il titolo di questo articolo una decina di anni fa, chi vi scrive sarebbe stato considerato matto da tutta la comunità scientifica. Quella, infatti era l’epoca d’oro del PRP Capelli, un’applicazione specifica del più generico PRP, ossia il Plasma Ricco di Piastrine. 

Oggi però, oltre ad essere una tecnologia decisamente superata dai moderni Protocolli di Medicina Rigenerativa Inclusiva,.

PRP: dinamica di un incompiuta terapia rigenerativa.

Il PRP per Capelli, oggi è obsoleto. Quando nacque aveva un senso. Era per l’epoca un metodo all’avanguardia in grado di dare una seppur minima ma interessante stimolazione cellulare.

Utilizzare oggi il PRP Capelli pensando di poter curare la Calvizie, è quantomeno anacronistico e lontano dalla realtà. Le tecnologie odierne consentono di sfruttare il massimo potenziale rigenerativo del paziente, il PRP è stato solo il punto di partenza non l’arrivo. Considerare ancora di PRP nella cura della Calvizie senza tener conto delle nuove opportunità. è come voler rimanere ancorati al passato e perdere una grande opportunità.

 Il PRP è, per così dire, “un’incompiuta rigenerativa”, avrebbe i numeri per fornire una rigenerazione cellulare interessante, ma è fortemente limitata da alcuni fattori e dal fatto che è una terapia fine a se stessa.

La mancanza di informazione e di consapevolezza, induce molte persone a pensare di eseguire 1/3 volte per risolvere la Calvizie. Anche chi ha già fatto un Trapianto di Capelli, su indicazione della propria clinica (estera), pensa di “salvare”, “migliorare” o rendere duraturo il Trapianto appena eseguito con un paio di PRP. 

“Facciamo chiarezza sul PRP. Cura la Calvizie, migliora i risultati di un Trapianto di Capelli? Niente di più lontano dalla realtà. Se è vero che la Medicina Rigenerativa è una vera arma contro la Calvizie è ancora più vero che non è più possibile affidarsi a basiche terapie PRP pensando di curare la patologia o di “salvare” il Trapianto di Capelli.”

In effetti, la definizione di “incompiuta rigenerativa” rende bene l’idea di quelli che sono i grossi limiti del PRP per Capelli. Grazie alla ricerca scientifica la Medicina Rigenerativa si è evoluta in modo considerevole e ha raggiunto livelli impensabili solo pochi anni fa, diventando Medicina Rigenerativa Inclusiva. 

Come si svolge il PRP e di cosa si tratta?

Per le poche persone che ancora non sanno cosa sia il PRP Capelli consiglio di approfondire in questo articolo nel quale spiego le differenze con hCRP Sonicato, il più avanzato separatore cellulare disponibile.

Riassumendo in breve, tutto parte dal prelievo di una piccola quantità di sangue, circa 20/40 ml raccolti con microprovetta. Questa viene posta all’interno di una centrifuga specifica che separa il sangue in tre strati. 

  • Il primo e più superficiale si chiama PPP e viene scartato (Plasma Povero di Piastrine ma ricco di altri elementi ma viene scartato nel PRP). 
  • Il secondo strato, quello intermedio, è il PRP vero e proprio (Plasma Ricco di Piastrine è meno del 3% di tutto il sangue prelevato). 
  • Infine, sul fondo della microprovetta, abbiamo tutto il particolato più pesante, anche questo materiale è ricco di elementi interessanti per la rigenerazione, ma nel PRP viene scartato.

A questo punto, una volta separati gli strati, l’operatore (medico) cerca di aspirare con una siringa solo il PRP, ma è la fase in cui è facile “contaminare” il PRP di cellule pro-infiammatorie che riducono la capacità rigenerativa dello stesso PRP, sono cellule molto vicine allo strato nel quale c’è il nostro PRP.

I limiti del PRP nel contrasto alla Calvizie, lo rendono obsoleto.

Diamo uno sguardo più da vicino a come il PRP Capelli agisce una volta infiltrato sotto cute. Questa frazione è un concentrato di piastrine integre di tutte le età. Insieme troveremo piastrine giovani, piastrine vecchie e anche qualche leucocita.

Il primo problema del PRP è questo mix di nuovo e vecchio. Solo le piastrine giovani sono quelle più ricche di principi importanti nella rigenerazione cellulare, quelle vecchie non sono così produttive. Averle insieme nello stesso concentrato è di fatto un “depotenziamento” dell’effetto teorico del PRP stesso. Insomma, il PRP una bassa potenzialità e poca quantità di concentrato utilizzabile.

Altri problemi di natura organizzativa e di reazione da parte del cuoio capelluto a seguito del PRP stesso. Proprio per limitare quel depotenziamento cellulare a cui si faceva riferimento precedentemente, le sedute di PRP Capelli devono essere ripetute più volte circa 6/9 all’anno. Sottoporsi a molteplici sedute può creare anche qualche problema organizzativo. 

Un’altra situazione importante da tener presente è l’effetto “traumatico” delle ripetute microiniezioni sulla cute, può renda più fibrosa e fargli perdere elasticità, che non è esattamente cosa ci si augurerebbe in uno scenario simile. A questo di aggiunge la possibilità di danneggiare i follicoli, di fatto l’ago di una classica siringa non può “schivare i bulbi” durante le infiltrazioni.

PRP e “effetto boomerang” sui capelli, ecco quello che molte persone non considerano.

Essendo il PRP non selezionato e non qualitativo, nel concentrato isolato c’è una presenza di leucociti, cellule abbastanza comuni in questa frazione. Hanno un’azione pro-infiammatorie che, in linea teorica, con i principi di rigenerazione piastrinici volevamo spegnere, un vero paradosso. 

Questo potrebbe spiegare perchè molte persone dopo un ciclo di terapie PRP per Capelli, nota un ridotto miglioramento della situazione originaria, ma poi una veloce ripresa della propria Calvizie, a volte più veloce se confrontata a quella prima dei trattamenti. Questo è ciò che chiamiamo “effetto boomerang”.

Dott. Conti, dopo un Trapianto di Capelli il PRP è utile?

Per rispondere alla sua domanda, il PRP per Capelli è utile se eseguito nel giorno stesso del Trapianto. Non a livello infiltrativo ma applicato come gocce direttamente sulla zona donatrice e sulla zona ricevente, questo procedimento è utile per accelerare il recupero post intervento. Ma non è utile se è pensato per migliorare il Trapianto stesso.

Di fatto, nella maggior parte dei casi, chi richiede il PRP è una persona che si è recentemente sottoposta ad un Trapianto di Capelli, il più delle volte eseguito in una struttura estera. Questo nasce dal fatto che oggi si conoscono i vero limiti del Trapianto di Capelli, non è più plausibile far ancora passare il vecchio concetto che identificava il Trapianto come la cura definitiva della Calvizie. Oggi sostenere questa filosofia, sarebbe come voler andar contro la realtà e alla ricerca scientifica.

Ed è questo il motivo che induce queste cliniche ad invitare i loro pazienti a curarsi dal momento dell’esecuzione del Trapianto in poi. Suggerendo tra le tante cure anche cicli di PRP. all’inizio solo 3 sedute poi diventano 6/9 etc etc.

“Se abbiamo ormai capito che il PRP per Capelli non può curare la Calvizie, bisogna anche comprendere rapidamente il PRP che non può nemmeno stabilizzare i risultati di un Trapianto di Capelli e tantomeno migliorarne l’esito finale.” 

Anzi proprio per famoso il boomerang infiammatorio del PRP stesso, nel tempo può crearsi nel paziente una situazione paradossale, un peggioramento della situazione post Trapianto. A questo va aggiunta l’evoluzione della patologia clinica, lo shock-loss e l’azione deleteria della Prostaglandina D2, per capire che il Trapianto di Capelli se è eseguito senza una vera base di salute ci cute e follicoli, è come voler costruire una casa senza delle fondamenta stabili.

La domande che si dovrebbero fare le persone intente ad eseguire il primo o il terzo trapianto dovrebbero essere queste: “A chi è davvero utile il Trapianto di Capelli? Quando è corretto eseguirlo? Perchè non trovo migliaia di testimonianze a 5/8 anni dopo il Trapianto? Perchè le persone lo ripetono più volte?”

Il problemi del PRP Capelli vengono risolti dalla moderna Medicina Rigenerativa Inclusiva.

La ricerca, l’esperienza maturata sul campo e lo sviluppo tecnologico ci hanno dato una grande mano in questi ultimi vent’anni. Tutte le criticità del PRP per Capelli oggi sono state risolte e superate da nuovissime tecnologie di Medicina Rigenerativa Inclusiva.

Parliamo della tecnologia hCRP Sonicato, non è solo una semplice evoluzione del PRP Capelli, è una rivoluzione così determinante da rendere hCRP imparagonabile al PRP. 

Grazie ad un sistema brevettato, il campione di sangue del paziente viene elaborato e gestito a circuito chiuso senza contatto con l’aria e senza manipolazioni da parte dell’operatore. Ciò garantisce la massima sicurezza e l’impossibilità di eventuali contaminazioni. Inoltre, grazie ad un avanzato triplo chip ottico e alla selezione automatica delle cellule rigenerative giovani, si ottiene un concentrato cellulare dalle qualità eccezionali. 

“Una seduta di hCRP Sonicato equivale a più di 36 microprovette del classico PRP Capelli, anni di terapie concentrati in una sola Sessione. Con assoluta sterilità e nessuna possibilità di contaminazione.”

Nella parte infiltrativa non viene usata la classica siringa del PRP, ma uno strumento calibrato non traumatico per cute e follicoli, tutto è salvaguardato in modo da non poter creare traumatismi durante le micro-infiltrazioni. 

Il punto focale è che hCRP Sonicato non lavora dia solo. Nessuna tecnologia fine a se stessa, anche la più potente, può avvolgere la patologia nella sua totalità e complessità.

Per questa ragione hCRP è integrante del Protocollo Multidisciplinare di Medicina Rigenerativa Inclusiva bSBS eseguito in HairClinic, un’approccio premiato come eccellenza nella cura della Calvizie da Le Fonti Awards con il patrocinio della Commissione Europea.

Basta parlare di PRP per Capelli, oggi si può accedere a Protocolli di Medicina Rigenerativa Inclusiva utopici fino a pochi anni fa.

Sono cinque le fasi che costituiscono il Protocollo di Medicina Rigenerativa bSBS e sono tutte concentrate in una singola Sessione non chirurgica della durata di circa 2 ore e 30 minuti. Grazie ad Analisi Avanzate, che sono il primo vero passo di questo approccio terapeutico, è possibile impostare sull’unicità di ogni Alopecia la migliore Terapia Inclusiva Multidisciplinare. 

Vi è una fase di ricostruzione dell’Ambiente Follicolare, una potente ase Antinfiammatoria, una fase Nutritiva Paracrina e una essenziale fase Tricogenetica. Sono più di 16 le tecnologie che si alternano nello svolgimento del Protocollo, ogni tecnologia affronta una delle componenti di un quadro multifattoriale dell’Alopecia. Oggi è finalmente possibile “aggredire” l’Alopecia in modo determinante ottenendo i massimi risultati autologhi, duraturi e stabili. 

“Nessuno è escluso dal Protocollo Inclusivo, indipendentemente dal tipo di Alopecia e dalla storia clinica del paziente, il Protocollo Multidisciplinare rappresenta la più concreta azione terapeutica.”

L’approccio inclusivo esprime i massimi risultati nei casi di diradamento diffuso o localizzato, dove ha come obiettivi; il blocco dell’invecchiamento cellulare precoce e degenerativo dei follicoli, l’inversione del processo di miniaturizzazione e di assottigliamento dei capelli, liberare cute e follicoli da infiammazione (pruriti, sebo, dermatiti), promuovere la massima rigenerazione cellulare e follicolare autologa. Situazioni che riguardano oltre il 93% dei pazienti trattati.

Sui follicoli ricettivi questi benefici consentono di ripristinare una densità visiva naturale e che poggia su una sana condizione clinica, favorendo la ricrescita di capelli sani e spessi

E’ estremamente essenziale su Alopecia avanzata, dove crea le migliori condizioni, anche in pre-chirurgia, per raggiungere un risultato naturale e duraturo. 

Fondamentale per chi ha eseguito uno o più Trapianti di Capelli, dove promuove le condizioni cliniche per bloccare l’evoluzione dell’invecchiamento cellulare precoce, ripristinare il parco follicolare attivo e rendere i follicoli nativi elemento essenziale nella perfetta integrazione con i trapianti passati, favorendo l’aumento della densità visiva e la massima rigenerazione autologa.

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