Caduta dei capelli in perimenopausa: perché succede?

La menopausa, preceduta da un periodo noto come premenopausa, rappresenta un momento di grande cambiamento nella vita di una donna, non solo a livello psicologico, ma anche fisico, a causa delle importanti variazioni ormonali che si verificano in questa fase. Sono proprio questi squilibri a causare uno dei sintomi più comuni: il diradamento del cuoio capelluto che può influire profondamente sul benessere quotidiano femminile. In questo articolo analizzeremo da vicino le cause, i sintomi e i rimedi più efficaci per contrastare la caduta dei capelli in premenopausa, offrendo una guida completa per affrontare questo fenomeno in modo consapevole e senza aspettative.

Cos’è la premenopausa e in cosa si differenzia dalla menopausa

La premenopausa è l’inizio del percorso che porterà alla menopausa vera e propria. Può avere inizio già intorno ai 40 anni e durare a lungo. In questa fase, i livelli di estrogeni e progesterone iniziano a oscillare in modo irregolare, influenzando numerose funzioni dell’organismo.

È diversa, quindi, dalla menopausa che, invece, viene diagnosticata quando il ciclo mestruale è assente da almeno 12 mesi consecutivi, rappresentando la fine definitiva della fertilità.

I principali sintomi della perimenopausa includono irregolarità mestruali, vampate di calore, sudorazioni notturne, insonnia, irritabilità, cali di concentrazione, aumento di peso e, tra i segnali più frequenti, ma spesso trascurati, c’è purtroppo anche la caduta dei capelli.

Caduta dei capelli in premenopausa: cause e segnali da non sottovalutare

A scatenarla è la riduzione progressiva degli estrogeni – che normalmente mantengono i capelli forti e in fase di crescita attiva (anagen) – e l’aumento degli androgeni, che rendono i follicoli piliferi più sensibili all’azione dell’ormone DHT (diidrotestosterone), che miniaturizza il bulbo e accorcia il ciclo di vita dei fusti, favorendone l’indebolimento, l’assottigliamento e la caduta.

In questa fase, i capelli appaiono spesso più sottili, fragili, meno voluminosi e tendono a diradarsi soprattutto nella zona superiore del cuoio capelluto. Alcune donne notano una perdita diffusa, altre, invece, più concentrata in specifiche aree dello scalpo. È importante osservare questi segnali con attenzione, ma anche con consapevolezza.

Infatti, non tutte le forme di perdita dei capelli sono legate esclusivamente alla perimenopausa. Condizioni come anemie, ipotiroidismo, alopecia areata, malattie autoimmuni o carenze nutrizionali gravi possono provocare sintomi simili. In questi casi, è fondamentale evitare l’autodiagnosi e rivolgersi a un medico specialista, come un dermatologo o un tricologo, per effettuare una diagnosi precisa e impostare un trattamento mirato, essenziali per affrontare il problema in modo efficace e sicuro.

Rimedi per la caduta dei capelli in premenopausa

Una volta appurato che la caduta dei capelli in premenopausa è legata ai cambiamenti ormonali, è possibile adottare diversi rimedi, naturali e non, per limitare la perdita e favorire il rinforzo e l’infoltimento della chioma.

Cosa fare

  • Integrazione alimentare. L’integrazione di sostanze come biotina, vitamina D, ferro, zinco, proteine, antiossidanti e Omega-3 è fondamentale per rinforzare i capelli in menopausa, soprattutto in presenza di carenze nutrizionali. Anche Saw Palmetto, Ortica e Rosmarino sono noti per le loro proprietà benefiche nel sostenere la salute del cuoio capelluto e stimolare la crescita dei capelli. I fitoestrogeni possono, invece, aiutare a bilanciare gli effetti del calo degli estrogeni, promuovendo un aspetto più folto e vigoroso della chioma.
  • Stile di vita equilibrato. Una dieta sana, esercizio fisico regolare, un buon riposo e la gestione dello stress contribuiscono significativamente a migliorare la condizione dei capelli. Anche una cura delicata degli stessi, con shampoo non aggressivi e massaggi regolari del cuoio capelluto, aiuta a stimolare la microcircolazione e a rafforzare i follicoli. Per chi cerca soluzioni più mirate, esistono rimedi non naturali come lozioni e trattamenti topici a base di Minoxidil, riconosciuto per la sua capacità di stimolare la crescita e infoltire i capelli. 
  • Trattamenti avanzati. Tra le terapie professionali più efficaci figurano il Protocollo bSBS di HairClinic, la laserterapia a bassa intensità (LLLT), la mesoterapia, il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e la carbossiterapia, tutte tecniche pensate per rinforzare l’ambiente follicolare e prevenire la caduta in modo mirato e duraturo. 
  • Terapia ormonale. Nei casi indicati, può essere valutata anche la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS), che aiuta a riequilibrare gli ormoni, migliorando significativamente la salute della chioma.

Se la caduta dei capelli in premenopausa non si risolve con questi rimedi, ribadiamo l’importanza di rivolgersi a un professionista per escludere altre cause sottostanti, come disturbi ormonali o patologie. La chiave per affrontare questo problema è agire con consapevolezza e in modo tempestivo, scegliendo un percorso personalizzato e supportato da esperti qualificati.

Il Protocollo bSBS

La Medicina Rigenerativa Capelli: una nuova frontiera contro la caduta dei capelli

Negli ultimi anni, la Medicina Rigenerativa Capelli si è imposta come una delle soluzioni più promettenti per contrastare il diradamento e la caduta dei capelli. Diversamente dalle soluzioni tradizionali, come i farmaci o l’autotrapianto, questo approccio rivoluzionario non si limita a mascherare il problema, ma agisce sulle cause profonde, favorendo la ricrescita naturale dei capelli.

Tra le diverse tecniche di Medicina Rigenerativa Capelli, il protocollo bSBS si distingue per il suo approccio completo e personalizzato. Questo trattamento in 5 fasi combina oltre 16 tecnologie all’avanguardia per:

  • Bloccare l’invecchiamento follicolare precoce: principale responsabile della caduta dei capelli.
  • Promuovere la ricrescita e la densità dei capelli: favorendo la rivitalizzazione dei follicoli piliferi già miniaturizzati.
  • Contrastare l’infiammazione: che danneggia i follicoli e ne ostacola la crescita.

I vantaggi del Protocollo bSBS rispetto all’autotrapianto per diradamenti lievi:

  • Approccio non chirurgico: ideale per chi teme interventi invasivi o desidera evitare cicatrici.
  • Trattamento indolore: senza anestesia e fastidi post-operatori.
  • Recupero immediato: permette di tornare alle proprie attività quotidiane subito dopo il trattamento.
  • Efficace anche sui casi lievi: agisce fin dalle prime fasi del diradamento, prevenendone la progressione.
  • Risultati duraturi: favorisce una ricrescita sana e stabile nel tempo.

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Recensioni Protocollo di Medicina Rigenerativa bSBS. Oltre 3000 Recensioni Certificate e decine di Video Testimonianze e Valutazioni di veri Pazienti. Ogni Recensione è Certificata da Feedaty, HairClinic raccoglie le recensioni in forma cartacea e controfirmata dal paziente e consegnata a Feedaty la quale pubblica le sole valutazioni. Guarda altre video Recensioni: HairClinic Recensioni Certificate.

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