Trapianto della barba: come funziona, controindicazioni

La medesima tecnica usufruibile per il trapianto di capelli, utile a coprire le aree glabre del cuoio capelluto, può essere utilizzata anche per la perdita di peli in altre aree del corpo, come nel caso del viso e dell’alopecia barbae. Come si esegue il trapianto di barba, quali sono gli effetti a breve e lungo termine, nonché le controindicazioni che è possibile incontrare durante o dopo l’intervento.

Alopecia della barba: rimedi

Cos’è il trapianto della barba

Alla pari del trapianto di capelli, il trapianto della barba è un intervento chirurgico della medicina estetica che prevede l’asportazione di follicoli piliferi sani e ancora attivi da area donatrice (viso, cuoio capelluto) non soggetta agli effetti dell’ormone DHT, sino ad area ricevente. 

Si tratta di una procedura che, complici le più innovative tecniche di autotrapianto, risulta sempre più precisa ed efficace sul lungo periodo. Per questo richiesta da moltissimi uomini che desiderano avere una barba più folta e omogenea, correggendone chiazze e altre irregolarità, ma anche definendone e modellandone la linea per un aspetto più strutturato e definito. In una parola, “naturale”. Tuttavia, il trapianto di barba (e baffi) non è da considerarsi nella sua sola natura estetica, bensì anche come operazione richiesta per coprire cicatrici del viso dovute a follicolite, traumi, interventi, ustioni.

Come si esegue il trapianto di barba

Il procedimento attuato per il trapianto della barba, a seguito di diradamento e varie forme di alopecia barbae, è molto simile a quello di un trapianto dei capelli sul cuoio capelluto. Le principali fasi.

Consulto iniziale di uno specialista

Si tratta dell’irrinunciabile fase di anamnesi ed esame obiettivo eseguita dal chirurgo dermatologo e tricologo, che poi prenderà in mano l’intero procedimento di trapianto. È utile a definire la tipologia di alopecia, il suo stadio di decorso, ed anche le caratteristiche dell’area donatrice e dell’area ricevente, dei peli rimasti e dei bulbi da trapiantare, per calibrare al meglio ogni fase successiva, in ottica di un risultato il più possibile naturale. È in questa fase che viene anche impostato l’intero disegno da seguire.

Preparazione della zona donatrice

L’area da cui saranno estratti i follicoli piliferi sani viene adeguatamente preparata all’intervento, con rasatura e anestesia locale, che servono a facilitare l’attività del chirurgo e rendere il procedimento indolore. Generalmente, l’area donatrice di un trapianto di barba è la nuca. Detto ciò, per piccoli trapianti possono essere utilizzati anche follicoli della barba stessa, prelevandoli ad esempio da zone naturalmente più ricche del viso, come il mento.

Estrazione dei follicoli piliferi da area donatrice e preparazione per l’impianto

Eseguita utilizzando la moderna tecnica FUE. Il trapianto di barba può tuttavia avvenire anche in FUT, solitamente evitata da pazienti e chirurghi, per via delle cicatrici che può lasciare, specie in un’area così visibile ed esposta allo sguardo altrui come lo è il viso. Prima dell’impianto, i follicoli estratti vengono selezionati dal chirurgo, per escludere quelli danneggiati, che non avrebbero effetti una volta innestati in area donatrice.

Impianto dei bulbi sani in area ricevente

Avviene seguendo il disegno pianificato. Le unità follicolari sane vengono impiantate in area ricevente con delle micro-incisioni, tenendo sempre in conto la direzione di crescita del pelo, per un risultato non artificioso. 

Follow-up personalizzato e indicazioni post-operatorie

Per seguire tutta la fase post-intervento e di ricrescita della barba, per valutare i risultati ottenuti e se necessario intervenire sulla forma di diradamento con altri metodi o terapie. Il trapianto di barba è da intendersi come intervento che si esaurisce, con risultati soddisfacenti, in una sola seduta

Quando si vedono i primi risultati di un trapianto di barba?

Purchè vengano seguite alla lettera le indicazioni post-intervento fornite dal proprio chirurgo, il trapianto di barba è soluzione efficace sul lungo periodo per infoltire queste zone o per correggere cicatrici e segni di patologie. Nonostante ciò, è necessario considerare che, prima di apprezzarne risultati ottimali, è opportuno attendere la naturale ricrescita del pelo secondo sue tempistiche. I primi effetti apprezzabili di tale tipo di autotrapianto, saranno quindi visibili a tre/quattro mesi dall’operazione. Dopo sei mesi dall’intervento, l’infoltimento della barba è netto. Dopo un anno completo e definitivo.

Quando eseguire il trapianto della barba e controindicazioni

Pur considerando che la decisione di eseguire un trapianto della barba sia assolutamente personale e dipenda dalla propria condizione di diradamento, nonché dal miglioramento che si desidera apportare alla propria immagine, è importante valutare alcune controindicazioni, poiché il trapianto della barba può non essere ideale per tutti, specie in alcuni momenti della vita.

  • Età. Il trapianto della barba è controindicato per individui troppo giovani. Sotto i 25 anni di età, la barba è infatti ancora in fase di piena crescita e il diradamento potrebbe risolversi da sé o addirittura progredire. È quindi difficile prevedere in modo completo il modello e l’andamento di crescita del pelo.
  • Alopecia stabile. Il trapianto è consigliato solo su condizione di alopecia della barba stabile. 
  • Aspettative reali. La decisione di sottoporsi a un trapianto di barba, così come accade per il trapianto dei capelli, dovrebbe essere supportata da aspettative e risultati reali, nonché attenta valutazione psicologica. 
  • Nessuna patologia. La salute generale deve permettere il trapianto, che è comunque un intervento chirurgico.
  • Segni sul viso. Nonostante la sua minima invasività e possibilità di rigetto, il trapianto di barba può dare adito a minimo gonfiore ed ecchimosi dell’area trattata, che si risolvono da sole in pochi giorni.

Protocollo bSBS

Medicina Rigenerativa Inclusiva

La Medicina Rigenerativa con il suo Protocollo bSBS (scopri cos’è qui) è ideale per il trattamento anche dell’alopecia della barba. Sfruttando il potere delle cellule staminali del paziente, questo innovativo trattamento combatte la calvizie in modo efficace e personalizzato.

Come funziona?

  1. Isolamento delle cellule staminali: Le cellule CD34+ e CD44+, responsabili della rigenerazione del capello, vengono prelevate dal sangue del paziente.
  2. Reimpianto nel cuoio capelluto: Le cellule staminali isolate vengono reintrodotte nel cuoio capelluto per stimolare la crescita dei capelli.

I vantaggi del Protocollo Multidisciplinare:

  • Minima invasività: Addio bisturi! Il trattamento è completamente ambulatoriale.
  • Rapidità: In un solo giorno, potrai dire addio alla calvizie.
  • Efficacia superiore: Risultati migliori rispetto ad altri trattamenti, anche in casi di alopecia avanzata.

Un investimento per il tuo futuro:

Il costo del Protocollo Multidisciplinare è di 3900€ e comprende:

  • Tecnologia hCRP Sonicato
  • 16 tecnologie personalizzate
  • Visite post-sessione (4-8 mesi e 12-18 mesi dopo il trattamento)

Perché scegliere il Protocollo Multidisciplinare:

  • Personalizzazione: Il trattamento viene adattato alle esigenze specifiche di ogni paziente.
  • Stabilità dei risultati: Il follow-up in clinica garantisce la massima durata dei benefici ottenuti.
  • Sicurezza e affidabilità: Un team di esperti altamente qualificati ti accompagnerà in ogni fase del percorso.

Recensioni

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Interviste e Media.

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