Autotrapianto capelli: meglio farlo in inverno o in estate?
L’autotrapianto capelli è riconosciuto come uno dei metodi più efficaci per contrastare la calvizie, soprattutto se abbinato alle moderne tecniche della Medicina Rigenerativa, che ne migliorano i risultati a lungo termine. Tuttavia, molti pazienti si chiedono quale sia il periodo migliore dell’anno per sottoporsi a questo tipo d’intervento: trapianto capelli in estate o in inverno? Entrambe le stagioni presentano vantaggi e svantaggi per il post-operatorio, quindi per l’efficacia del trattamento. In questo articolo di HairClinic analizziamo i pro e i contro di entrambe le scelte, per aiutarti a comprendere qual è il momento ideale per te.
Autotrapianto di capelli in inverno: i vantaggi
Considerando la stagionalità del trapianto di capelli, non come la stagione del luogo in cui l’intervento è effettuato, bensì quella in cui avverrà il post-operatorio, eseguire un autotrapianto in inverno è sicuramente vantaggioso per alcuni aspetti, come:
Minore esposizione del cuoio capelluto ai raggi solari
Dopo l’intervento, è fondamentale evitare la luce diretta del sole per almeno un mese. Durante il periodo invernale, la quantità di raggi solari è naturalmente ridotta e di minore intensità, riducendo il rischio di danni alla pelle dello scalpo e ai follicoli piliferi appena trapiantati, come scottature, irritazioni e cicatrici post-operatorie che potrebbero ostacolare i buoni risultati del trattamento.
Ridotta sudorazione
Il freddo riduce la produzione di sudore, il che è particolarmente utile nel periodo post-operatorio di un autotrapianto capelli. La sudorazione intensa, a tratti eccessiva, può infatti irritare il cuoio capelluto e rallentare la guarigione. Rischio, quest’ultimo, che è minimo in inverno, a dimostrazione di come questa stagione possa favorire un recupero più sereno.
Durante i mesi invernali, le persone tendono a trascorrere più tempo al chiuso e a ridurre le loro uscite settimanali. Questo può essere un vantaggio per chi ha appena eseguito un trapianto di capelli, poiché consente di evitare situazioni sociali imbarazzanti o di dover spiegare ad altri l’uso di copricapi o di altri accorgimenti per proteggere il cuoio capelluto.
Guarigione più rapida
Il freddo, inoltre, ha un effetto vasocostrittore, che migliora la guarigione delle ferite, incluse quelle sul cuoio capelluto causate dal trapianto di capelli. Ciò significa che in inverno la pelle dello scalpo e i follicoli piliferi potrebbero riprendersi molto più rapidamente e in modo efficace, rispetto ai periodi caratterizzati da temperature più elevate.
Trapianto capelli in estate: quando è l’ideale?
Sebbene l’inverno possa sembrare la scelta ideale, l’autotrapianto dei capelli può essere eseguito anche in estate, a patto di seguire rigorosamente le istruzioni fornite dal proprio dermatologo per il post-operatorio. In questa stagione:
Il recupero è più rilassato
Molti pazienti scelgono di sottoporsi a un trapianto della chioma in estate, durante le vacanze, perché possono concedersi il tempo necessario per guarire senza lo stress di tornare subito al lavoro o alle attività quotidiane. Le vacanze estive, inoltre, offrono la possibilità di dedicarsi completamente alla convalescenza, che avviene lontano da occhi indiscreti.
Migliore circolazione sanguigna
Le temperature estive favoriscono, inoltre, una migliore vascolarizzazione del cuoio capelluto che, ricevendo più nutrienti e ossigeno, può guarire prima e meglio. Tuttavia, va tenuto conto che una circolazione più attiva può aumentare il rischio di gonfiore post-operatorio.
Restano invece i rischi del trapianto di capelli in estate legati a:
L’esposizione solare, dalla quale è necessario proteggersi (con copricapo e SPF adeguato), poichè può irritare e seccare il cuoio capelluto, compromettendo i risultati dell’operazione.
Il sudore e l’umidità, che ostacolano la massima pulizia cutanea, incentivando infezioni che potrebbero avere effetti negativi sull’attecchimento dei follicoli trapiantati. Inoltre, la sudorazione eccessiva richiede frequenti lavaggi della capigliatura, che sono sconsigliati nelle prime settimane post-intervento.
La presenza di salsedine, cloro e sabbia in spiagge e piscine, che possono ugualmente irritare la pelle del capo, compromettendo l’operazione.
Qual è la stagione migliore per l’autotrapianto di capelli?
Non esiste una risposta definitiva e univoca alla domanda: “É meglio fare l’autotrapianto capelli in estate o in inverno?”. La scelta di un periodo o dell’altro, dipende infatti dalle esigenze del paziente, da suo stile di vita e dalle condizioni climatiche a cui è esposto.
Chi preferisce evitare complicazioni come sudore, sole intenso e limitazioni legate al mare o alla piscina, l’autunno o l’inverno potrebbero di certo essere il momento ideale. Al contrario, chi ha più tempo libero in estate ed è disposto a seguire attentamente le precauzioni post-operatorie, questa stagione può essere altrettanto valida, così come lo è la primavera, dove peraltro il clima è mite, ma il sole poco intenso. In entrambi i casi, è importante seguire attentamente le indicazioni del proprio medico, per massimizzare i risultati dell’intervento e vivere una guarigione ottimale. Un ulteriore supporto può essere dato dall’associazione del trapianto al Protocollo bSBS di HairClinic, una tecnica rigenerativa che migliora il risveglio e la ripresa dei follicoli non atrofici, con risultati estetici e clinici molto più stabili.
Il Protocollo bSBS

La Medicina Rigenerativa Capelli: la soluzione alla calvizie
Al contrario del più conosciuto trapianto dei capelli, la Medicina Rigenerativa Capelli si è imposta come una delle soluzioni più promettenti per contrastare il diradamento e la caduta dei capelli. Diversamente dalle soluzioni tradizionali, come i farmaci o l’autotrapianto, questo approccio rivoluzionario non si limita a mascherare il problema, ma agisce sulle cause profonde, favorendo la ricrescita naturale dei capelli.
Tra le diverse tecniche di Medicina Rigenerativa Capelli, il protocollo bSBS si distingue per il suo approccio completo e personalizzato. Questo trattamento in 5 fasi combina oltre 16 tecnologie all’avanguardia per:
- Bloccare l’invecchiamento follicolare precoce: principale responsabile della caduta dei capelli.
- Promuovere la ricrescita e la densità dei capelli: favorendo la rivitalizzazione dei follicoli piliferi già miniaturizzati.
- Contrastare l’infiammazione: che danneggia i follicoli e ne ostacola la crescita.
I vantaggi del Protocollo bSBS rispetto all’autotrapianto per diradamenti lievi:
- Approccio non chirurgico: ideale per chi teme interventi invasivi o desidera evitare cicatrici.
- Trattamento indolore: senza anestesia e fastidi post-operatori.
- Recupero immediato: permette di tornare alle proprie attività quotidiane subito dopo il trattamento.
- Efficace anche sui casi lievi: agisce fin dalle prime fasi del diradamento, prevenendone la progressione.
- Risultati duraturi: favorisce una ricrescita sana e stabile nel tempo.
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