Autotrapianto capelli: perché è importante porre attenzione alla linea frontale
Il desiderio di tutti coloro che si dedicano al consulto di un medico specializzato per procedere a un intervento di trapianto di capelli, è di certo quello di avere un risultato il più possibile naturale. Qualcosa che rispetto a passato è oggi certamente raggiungibile, in quanto tutte le innovative tecniche e competenze sviluppate in materia, consentono l’impianto di nuovi bulbi e capelli sul cuoio capelluto, senza sortire sostanziali differenze rispetto alla chioma originaria. In questo processo, un ruolo di spicco è giocato dall’attenzione posta al disegno della linea frontale.
La linea frontale dei capelli
Cos’è la linea frontale
Con ovvio e particolare riferimento al cuoio capelluto, la linea frontale è quel lembo di pelle corrispondente alla fronte, dove avviene la crescita della chioma nella cosiddetta attaccatura. Ben visibile in capo al viso, non è difficile comprendere come tale tratto sia area di particolare importanza estetica: la sua cura influisce di molto sull’aspetto generale della capigliatura, ma ancor di più sulle espressioni del viso. Con tutto ciò che questo si riferisce all’immagine che si ha di sé, alla propria autostima e fiducia.
Quando la linea frontale viene progressivamente meno – per caduta dei capelli dovuta a diradamento, calvizie e alopecia – si viene a creare un danno estetico cui molti decidono di porre rimedio. Ma è anche tassello fondamentale da prendere in considerazione quando si desidera procedere con un trapianto dei capelli il cui risultato sia quanto di più possibile naturale. La sua forma, la sua posizione e il modo in cui cresceranno i capelli una volta impiantati, hanno ruolo definitivo nell’armonia del viso e, di conseguenza, nella ricerca e ottenimento di risultati estetici soddisfacenti.
Quali fattori considerare per un perfetto disegno della linea frontale
Per un disegno della linea frontale del cuoio capelluto il più possibile naturale, armonioso e in pieno equilibrio con le caratteristiche facciali ed espressive del soggetto richiedente, è necessario che il medico dermatologo incaricato dell’intervento, prenda in rassegna i seguenti fattori, durante il consulto pre-operatorio:
- Sesso del paziente. Uomini e donne hanno attaccature della chioma ben diverse tra loro. Mentre per il pubblico maschile la linea frontale è in genere più ricca di curve e stempiature, nella donna è sostanzialmente dritta.
- Espressione facciale. È importante valutare l’attaccatura dei capelli per non cambiare la fisionomia, i lineamenti e le misure del viso del paziente.
- Età del paziente. Mentre per individui più giovani si può pensare a un disegno della linea frontale leggermente più basso; per le persone di età avanzata, che desiderano dal trapianto di capelli un risultato naturale e armonioso, è bene valutare un’attaccatura più alta, tipica del diradamento già lentamente in corso per senilità.
Disegno della linea: come avviene
Pertanto, il disegno della linea frontale inizia in sala operatoria dopo preventivo accordo tra medico e paziente, durante il consulto. Tale tracciato, che ha lo scopo di fornire allo specialista in intervento, tutte le indicazioni utili sui limiti da seguire, è realizzato sulla cute con un apposito marcatore colorato, in maniera mai completamente dritta e geometrica, per replicare al meglio l’andamento non rettilineo e preciso della naturale chioma che si è persa e che si desidera ora recuperare con un’operazione ad hoc.
Ma c’è di più: la linea frontale del cuoio capelluto consente anche al chirurgo di conoscere la migliore angolazione e direzione dei capelli esistenti, per fare si che non ci siano differenze con quelli trapiantati ed anche per iniziare con l’innesto in “prima fila” di capelli di minore densità e spessore – come quelli della capigliatura naturale – per poi procedere aumentando il loro numero e consistenza. In sede di attaccatura si utilizzano infatti in genere unità follicolari monobulbari, cioè composte da un singolo capello, per non avere un risultato artificioso.
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