Autotrapianto, va fatto solo al momento giusto.

L’Autotrapianto va potenziato. Lasciato a sé stesso infatti ha una durata brevissima. È però un errore ricorrervi sempre ed in ogni caso.

Perché l’Autotrapianto va potenziato?

L’autotrapianto di capelli va potenziato perché da solo ha una durata limitata. È un’operazione di copertura dei danni dati dalle cause più profonde della calvizie, quindi trasferire Follicoli Capillari sani in zone che sappiamo avere problemi, di fatto non servirà per molto. 

Per decenni si è visto nel trapianto una speranza di soluzione permanente della Calvizie, ma la realtà si è sempre rivelata differente. Tipico infatti è il ricorso al trapianto per recuperare densità ove mancava, ma che doveva essere ripetuto a distanza di 2-5 anni per il ripresentarsi del problema.

Oggi la Medicina Rigenerativa ci fornisce tutte le armi per potere Potenziare il Trapianto. Un supporto preziosissimo in grado di dare Stabilità Clinica nel lungo termine e dunque consistenza estetica.

Perché eseguire l’Autotrapianto solo nel momento giusto?

Altro scenario altrettanto tipico è stato negli anni il ricorso al Trapianto di Capelli in situazioni che non erano esattamente il profilo da trattare con il rinfoltimento chirurgico. Molto spesso infatti il semplice diradamento di moderata entità peggiorava a causa del traumatismo insito nell’atto chirurgico. 

I capelli trapiantati magari attecchivano con successo, ma quelli nativi, traumatizzati fino alla caduta, lasciavano il passo… un vero paradosso. Inoltre la differenza di costituzione fra capelli nativi delle zone in sofferenza (sottili e stentati) e capelli trapiantati in piena forma costituiva un’altra problematica soprattutto a livello di naturalezza e piacevolezza estetica.

“Ecco perché oggi l’Autotrapianto va potenziato, grazie a moderni protocolli di Medicina rigenerativa Inclusiva, ma soprattutto deve essere eseguito soltanto se le condizioni sono quelle giuste, quelle che non provocheranno problemi di caduta da shock post-traumatico.”

Dottor Mauro Conti, Direttore Scientifico HairClinic BioMedical Group.

Potenziare l’autotrapianto è importante. Da solo, infatti, non risolve i problemi profondi della Calvizie.

Vediamo un po’ più nel dettaglio, dunque, perché bisogna potenziare questo benedetto Autotrapianto. Uno dei problemi principali  è lo stato di infiammazione cronica dei tessuti che accompagna quasi sempre la Calvizie nelle sue varie forme.

Nel cuoio capelluto dei soggetti che hanno questa particolare predisposizione, una molecola naturale, la Prostaglandina D2 (PGD2), causa  e sostiene queste condizioni infiammatorie che sono disastrose specialmente nel lungo periodo.

Se da un lato l’assetto fisiologico generale è già turbato dal Diidrotestosterone (DHT), questo ulteriore “macigno” risulta una vera condanna a morte per il capello in sofferenza. Così se all’inizio abbiamo un semplice assottigliamento dei capelli, dopo qualche tempo è il turno della linea frontale, che arretra. In men che non si dica molte aree del capo sono colpite da atrofia follicolare e quella è una condizione di non ritorno.

Se in queste aree si interviene con un “trasloco” di unità follicolari sane, cosa avremo fatto? Semplicemente avremmo “condannato a morte” quelle unità sane! In un primo momento il risultato estetico sarà appagante, ma DHT e PGD2 continueranno a fare il loro sporco lavoro e nuovamente avremo alcuni Follicoli Capillari (quelli trapiantati) aggrediti e fiaccati esattamente come accadde ai predecessori.

È dunque fondamentale, anche a salvaguardia e tutela del Trapianto di Capelli, andare a proteggere i Follicoli Capillari, rigenerandoli e dunque riparandoli dal constante e continuo attacco a cui sono sottoposti. Questo la moderna Medicina Rigenerativa Inclusiva lo fa.

L’Autotrapianto va potenziato. Con la Medicina Rigenerativa Inclusiva ha un altro passo…

Se lo scenario è quello di un paziente con una evoluzione abbastanza prolungata della sua calvizie, con aree ormai completamente sfoltite e con un buon parco follicolare residuo semplicemente da “mettere un po’ su”, allora questo è il caso tipico di un Trapianto di Capelli che ha le carte in regola per riuscire, purché opportunamente potenziato.

Data la probabile presenza di atrofia follicolare, il solo ricorso ad un Protocollo Terapeutico Inclusivo, difficilmente darà risultati. Come abbiamo già accennato, se il Follicolo Capillare va incontro ad atrofia, neanche le più avanzate metodiche di Medicina Rigenerativa potranno ricrearlo da zero.

Semmai quello che è possibile fare grazie a questi avanzatissimi Protocolli Inclusivi è riportare gli equilibri fisiologici del cuoio capelluto ad una situazione ottimale. Uno stato di salute perfetta, lontano da squilibri e da condizioni infiammatorie, è infatti una condizione imprescindibile per avere una produzione di capelli sani e forti.

E nelle zone dove ormai Follicoli Capillari vitali non ce ne sono più? In quelle aree questo riequilibrio fisiologico è di fondamentale importanza perché porrà le giuste basi di salute per ottenere alti tassi di attecchimento dopo rinfoltimento chirurgico, ed estrema naturalezza estetica. Ecco perché, dunque, è imperativo passare dalla Medicina Rigenerativa anche se il nostro percorso prevede necessariamente il ricorso al Trapianto di Capelli.

Con il Follow-up auxologico follicolare anche nel lungo termine diamo stabilità clinica ed estetica.

Il Protocollo di Medicina Rigenerativa bSBS basa la propria efficacia su di una accurata diagnosi del particolare caso di Calvizie del paziente. Quello che in HairClinic ci prefiggiamo di raggiungere è promovere la massima rigenerazione cellulare autologa. Di seguito un breve descrizione delle fasi che costituiscono l’intero trattamento:

Fase 1 – Analisi Avanzata: non un classico esame del capello ma diverse approfondite indagini analitiche come l’Analisi Genomica, quella Epigenomica, l’analisi Morfologica Digitale e l’analisi del Profilo della Membrana Cellulare. I risultati di queste analisi vengono poi elaborati da UniqueStudio. Questo è uno speciale algoritmo capace di formulare un percorso terapeutico personalizzato

Fase2 – Ricostruzione dell’Ambiente Follicolare: per mezzo delle Cellule Staminali Riparative e dell’utilizzo della Matrice ExtraCellulare del paziente stesso, si ha il ripristino del cosiddetto “Environment Follicolare”; 

Fase3 – Azione Antinfiammatoria: fase essenziale nella cura della Calvizie. Si avvale di quattro differenti tecnologie in base al tipo di infiammazione da trattare; 

Fase4 – Azione Nutritiva Paracrina: per un immediato apporto nutritivo ai follicoli capillari, in prima istanza, e per un effetto ritardato grazie alle tecnologie usate;

Fase5 –  Azione Tricogenetica.Con l’attivazione dei fibroblasti el Follicolo Capillare, si ottiene un vero e proprio avvio della rigenerazione cellulare.

Una successiva Fase Auxologica Follicolare sarà in grado si mettere apunto il miglior folllow-up personalizzato sull’unicità del Paziente.

Il Protocollo Inclusivo bSBS garantisce una personalizzazione “sartoriale” anche nel lungo termine per mezzo di un prezioso follow-up auxologico follicolare. Questo follow-up, che si può considerare  una vera sesta fase, mira alla stabilizzazione dei risultati, alla loro amplificazione e soprattutto a renderli duraturi nel tempo. Finalmente, l’unicità del Paziente è uno dei cardini più importanti di una Terapia Inclusiva personalizzata dalle più alte possibilità di successo.

Il Protocollo Multidisciplinare di Medicina Rigenerativa Inclusiva bSBS va oltre il classico Trapianto di Capelli.

Il Protocollo Inclusivo bSBS riesce ad esprimere il massimo potenziale di rigenerazione follicolare in tutti quei casi di diradamento localizzato o diffuso e nei casi di assottigliamento dei capelli. È bene ricordare che questi sono casi in cui non è opportuno effettuare un Trapianto di Capelli.

Nell’Alopecia Androgenetica il Protocollo favorisce l’inversione della degenerazione follicolare e promuove l’arresto dell’invecchiamento cellulare e della caduta precoce dei capelli.

Questa inversione del processo degenerativo riporta i capelli ad uno stato di salute ottimale. Il parco follicolare attivo dunque va verso una importante Rigenerazione Cellulare mostrando la massima ricrescita autologa nei follicoli ricettivi e non atrofizzati. Questa situazione riguarda oltre il 93% di Pazienti trattati in HairClinic.

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