Zona donatrice: cos’è e la sua importanza nel trapianto di capelli
Il trapianto di capelli è una procedura chirurgica sempre più richiesta, soprattutto da chi soffre d’alopecia e desidera recuperare una chioma folta e naturale. Una delle chiavi del successo di questo intervento è la scelta accurata della zona donatrice, cioè quella regione del cuoio capelluto da cui vengono prelevati i bulbi piliferi sani e attivi, per essere poi impiantati nelle aree diradate. Ma cos’è esattamente la zona donatrice capelli e perché è così importante per un trapianto efficace e duraturo? Lo spiegano gli esperti di HairClinic.
Cos’è la zona donatrice capelli
La zona donatrice, anche conosciuta come area donor, è quella parte del cuoio capelluto da cui si prelevano i follicoli piliferi durante un trapianto di capelli. Si tratta di un lembo di pelle non soggetto all’azione del diidrotestosterone (DHT), che miniaturizza i bulbi e porta alla perdita della chioma per alopecia androgenetica.
Le aree donatrici più comunemente utilizzate sono la nuca e i lati della testa, poiché i capelli in queste regioni tendono a essere geneticamente più resistenti alla caduta. Questo li rende particolarmente adatti per il trapianto, garantendo un risultato più duraturo e naturale. Tuttavia, e data la sua importanza, la zona donatrice capelli deve essere scelta con cura da un chirurgo esperto: un prelievo di follicoli eccessivo e mal eseguito, può infatti compromettere non solo il risultato estetico dell’intervento, ma anche rovinare la salute della stessa pelle, impedendo di fatto autotrapianti successivi.
Area donatrice: caratteristiche che dovrebbe avere per un trapianto capelli efficace
Per garantire il successo di un autotrapianto, la zona donatrice capelli deve possedere alcune caratteristiche fondamentali, come:
- Disporre di una sufficiente densità di follicoli, così da garantire una significativa ricrescita della chioma, senza il rischio che la stessa zona donante resti diradata.
- Fornire follicoli spessi e sani. Le unità bulbari prelevate dall’area donor devono essere attive, non miniaturizzate o atrofizzate. Solo i follicoli di buona qualità possono garantire una ricrescita efficace e duratura nella zona ricevente.
- Resistenza alla calvizie. I follicoli della zona donatrice capelli devono essere resistenti all’azione del DHT, ormone che è il principale indiziato dell’alopecia androgenetica.
- Buona elasticità del cuoio capelluto. Facilita l’estrazione dei follicoli e riduce il rischio di cicatrici visibili, soprattutto con le tecniche moderne di trapianto.
- Essere priva d’infezioni e infiammazioni. Prima del prelievo di follicoli piliferi, la zona donatrice deve essere completamente in salute, senza infezioni o infiammazioni che aumentino le complicanze durante l’intervento e che possano compromettere la stessa estrazione o l’attecchimento dei bulbi appena trapiantati.
Se la zona donatrice capelli non soddisfa queste caratteristiche, o non è particolarmente estesa, potrebbe non essere idonea per un trapianto di capelli. In tali casi, si possono considerare come area donor, altre parti del corpo, come barba, petto, zona pubica. Tuttavia, il prelievo di follicoli piliferi da questi lembi cutanei (trapianto ectopico) è meno comune e viene solitamente evitato per le zone più visibili del cuoio capelluto, dove è fondamentale ottenere un risultato raffinato e naturale.
Cosa accade alla zona donatrice capelli durante il trapianto
Durante il trapianto di capelli, l’area donatrice subisce un processo di prelievo dei follicoli piliferi, che può avvenire con diverse tecniche, tra cui FUT (Follicular Unit Transplantation) e FUE (Follicular Unit Extraction). Ecco la differenza di trattamento.
Trapianto FUT
Prevede, dopo anestesia, il prelievo di un’intera striscia di cuoio capelluto dalla zona donatrice, che viene poi sezionata al microscopio per estrarre le unità follicolari. Questa procedura, sebbene efficace, è più invasiva e lascia una cicatrice lineare sulla pelle, che richiede tempo per guarire e può essere visibile se i capelli non sono sufficientemente lunghi a coprirla.
Trapianto FUE
Rispetto alla precedente, è una tecnica meno invasiva, che prevede l’estrazione singola delle unità follicolari da zona donatrice, con apposito punch millimetrico, che pratica microincisioni attorno ai bulbi. Questo metodo lascia solo piccole cicatrici puntiformi, invisibili una volta guarite.
Indipendentemente dalla tecnica di trapianto scelta, la zona donatrice capelli è uno degli elementi fondamentali per un risultato di successo. La scelta di un’area sana, con una buona densità follicolare e resistente alla calvizie, è l’unica che consente di ottenere un effetto naturale e duraturo.
mICROT AT FUE

Il protocollo atFUE proposto da HairClinic offre numerosi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali di trapianto di capelli. Questa metodologia innovativa utilizza micro strumenti altamente precisi che permettono di prelevare e reimpiantare i singoli follicoli piliferi in modo estremamente accurato. Di seguito sono elencati alcuni dei principali vantaggi di questo protocollo:
- Minima invasività: Grazie all’uso di micro strumenti, il protocollo ATFUE riduce significativamente il trauma sul cuoio capelluto rispetto alle tecniche tradizionali, minimizzando il dolore e il disagio post-operatorio.
- Assenza di cicatrici visibili: A differenza della tecnica strip, che lascia una cicatrice lineare, l’ATFUE non comporta cicatrici visibili, permettendo ai pazienti di portare i capelli corti senza preoccupazioni estetiche.
- Recupero rapido: La natura meno invasiva della procedura comporta un tempo di recupero molto più breve. I pazienti possono riprendere le loro attività quotidiane in tempi ridotti, con un minimo di interruzioni.
- Risultati naturali: L’accuratezza nella selezione e nel posizionamento dei follicoli garantisce un risultato finale molto naturale, con una distribuzione dei capelli che imita quella originale.
- Alta percentuale di attecchimento: L’uso di micro strumenti e la precisione nella tecnica di impianto aumentano la probabilità che i follicoli trapiantati attecchiscano con successo, migliorando l’efficacia del trattamento.
- Personalizzazione del trattamento: Il protocollo ATFUE permette un’alta personalizzazione, adattando il trattamento alle specifiche esigenze di ogni paziente, sia in termini di densità sia di area da trattare.
Questi vantaggi rendono il protocollo ATFUE una soluzione ideale per chi cerca un trattamento efficace e meno invasivo per la perdita di capelli, con risultati estetici eccellenti e un rapido ritorno alla normalità.
Recensioni
Opinioni, Recensioni e Risultati Protocollo Multidisciplinare.
Recensioni Protocollo di Medicina Rigenerativa bSBS. Oltre 3000 Recensioni Certificate e decine di Video Testimonianze e Valutazioni di veri Pazienti. Ogni Recensione è Certificata da Feedaty, HairClinic raccoglie le recensioni in forma cartacea e controfirmata dal paziente e consegnata a Feedaty la quale pubblica le sole valutazioni. Guarda altre video Recensioni: HairClinic Recensioni Certificate.
HairClinic Academy
HairClinic Academy. La scelta della terapia corretta parte dalla consapevolezza.
Comprendere il perché alcune terapie non portano a risultati duraturi, perché un autotrapianto non basta per risolvere la calvizie, quale azioni si possono fare per agire in modo serio e completo e qual è l’approccio terapeutico più avanzato per affrontare la tua calvizie. Questo e molto altro viene spiegato dal Dott. Mauro Conti nei Video Academy, guardali adesso.
Premio Le Fonti INNOVATION Awards®.

HairClinic Academy è Eccellenza nella Cura della Calvizie. Guarda la news completa.
Interviste e Media.
AdnKronos, Agi Stampa, Ansa, TgCom24, Tg StudioAperto Italia1, TG5 Salute e Molti altri.
Pubblicazioni su hCRP Angel su NCBI Magazine.