Trapianto di capelli Elton John: come il divo ha recuperato la sua chioma

Negli anni ’70, Elton John era già una star internazionale, un artista con un successo planetario e un’immagine iconica, tanto quanto la sua musica. Tuttavia, a soli trent’anni, il cantante britannico si è ritrovato a combattere contro un problema che affligge molti uomini di ieri e di oggi: la calvizie. E il diradamento progressivo dei capelli, che quest’ultima comporta. Una sfida che lo avrebbe “obbligato” a ricorrere a diverse soluzioni, tra le quali le tecniche anticalvizie della medicina estetica. Elton John trapianto capelli: ne parlano gli esperti di HairClinic.

Cosa è successo ai capelli di Elton John

Elton John è un nome che risuona nella storia della musica internazionale, grazie a successi indimenticabili come “Your Song” e “Rocket Man”. Fin da giovane, il cantante britannico è stato sotto i riflettori, non solo per il suo talento musicale e canoro, ma anche per il suo aspetto. La sua chioma, un tempo folta, ha iniziato a diradarsi già verso la fine degli anni ’70. A soli 28 anni, il divo ha mostrato i primi segni di calvizie, una patologia che sarebbe peggiorata nei decenni successivi.

Le foto dell’epoca, evidenziano una progressiva perdita di capelli, riscontrabile dapprima nel lento arretramento della linea frontale, che si è ridotta alla caratteristica forma a “M”; poi nel diradamento diffuso sulla sommità del capo (vertex), mentre le aree laterali e posteriori del cuoio capelluto restavano praticamente intatte. Sono questi i sintomi caratteristici della presenza d’alopecia androgenetica, che l’artista ha tenuto a bada con un trapianto di capelli e altri metodi anticalvizie.

Elton John capelli: cosa può aver causato la caduta

L’alopecia androgenetica di cui ha sofferto e tutt’ora soffre Elton John, è legata a fattori ereditari e ormonali, in particolare alla presenza di diidrotestosterone (DHT), un ormone che attacca i follicoli piliferi, portando alla loro miniaturizzazione e, infine, alla caduta dei capelli.  

Oltre alla predisposizione familiare, lo stile di vita del divo potrebbe aver contribuito ad aggravare la sua condizione. Negli anni ’70 e ’80, Elton John era noto per i suoi eccessi di stupefacenti e alcool, che potrebbero aver aumentato la secchezza e la disidratazione del cuoio capelluto, compromettendo ulteriormente la salute dei follicoli piliferi e dei fusti. 

L’assunzione di sostanze tossiche, infatti, può aver interferito con l’assorbimento di nutrienti essenziali alla crescita dei capelli, come zinco, ferro, vitamine del gruppo B. Senza contare l’influenza diretta sull’appetito, che può aver dato adito a carenze alimentari deleterie per la piena forza di capelli e bulbi. 

Ma i motivi non finiscono qui, perché l’abitudine del cantante di tingere i capelli molto frequentemente, per esigenze di scena, potrebbe aver danneggiato i follicoli già indeboliti, così aumentando la portata del fenomeno. 

Elton John, tuttavia, non ha mai nascosto la sua calvizie, decidendo più volte di parlarne pubblicamente, insieme ai trattamenti scelti per recuperare i capelli persi. 

Elton John trapianto capelli e parrucche: come il divo ha curato l’alopecia

Nonostante la verve ironica con cui spesso ne ha parlato, affrontare la calvizie non deve essere stato facile per Elton John. Negli anni ’70, il cantante si è sottoposto a due sessioni di trapianto di capelli con tecnica FUT (Follicular Unit Transplantation). Questa procedura, che ha previsto l’estrazione di una striscia di cuoio capelluto da una zona donatrice per poi trapiantare i follicoli nelle aree diradate, non ha dato i risultati sperati. Per ben due volte consecutive. Le tecnologie dell’epoca erano, infatti, ancora rudimentali rispetto agli standard odierni (FUE, DHI, MICRO FUE + bSBS), e il risultato finale è apparso poco naturale, comportando, tra l’altro, importanti disagi post-operatori, come cicatrici visibili e un lungo periodo di recupero. 

Elton stesso ha poi ammesso di non aver seguito alla lettera le indicazioni post-operatorie, peggiorando ulteriormente i risultati della procedura. Ha coperto le aree trattate con un cappello subito dopo l’operazione, un errore che potrebbe aver compromesso la ricrescita corretta della capigliatura.

Dopo il duplice fallimento del trapianto, Sir. John ha quindi desistito e optato per l’uso di parrucchini di alta qualità, realizzati dai migliori produttori di Hollywood. Questi dispositivi gli hanno permesso di coprire il diradamento e di apparire con una chioma folta e giovane, senza dover affrontare ulteriori interventi chirurgici. Sembra invece che l’artista non abbia utilizzato farmaci topici e orali anticalvizie, come Minoxidil e Finasteride, i cui effetti benefici sono visibili, ma temporanei. 

La sua esperienza con l’autotrapianto non deve, tuttavia, scoraggiare chi oggi cerca soluzioni chirurgiche e non chirurgiche efficaci per la perdita dei capelli. Con le tecnologie e le conoscenze attuali, è infatti possibile ottenere risultati eccellenti e naturali, restituendo fiducia e benessere a chi soffre di calvizie. Un esempio lampante è la Medicina Rigenerativa Capelli che, grazie anche a metodi come il Protocollo bSBS di HairClinic, ha aperto nuove strade per la cura dell’alopecia androgenetica, capaci di stabilizzare e potenziare i risultati nel tempo, migliorando sensibilmente la salute del cuoio capelluto e promuovendo la massima ricrescita naturale.

protocollo bsbs

Il Protocollo bSBS di HairClinic si distingue come un’opzione innovativa e rivoluzionaria basata sui principi della medicina rigenerativa non chirurgica.

Diversamente da soluzioni tradizionali, che si concentrano unicamente sulla stimolazione della ricrescita, il Protocollo bSBS agisce in maniera multidisciplinare e personalizzata, affrontando le cause profonde della calvizie e adattandosi alle specifiche esigenze di ogni paziente.

Come funziona il Protocollo bSBS

  • Azione Tricogenetica: stimolazione della ricrescita grazie al potere dei fibroblasti.
  • Analisi Avanzata UniqueStudio: un’analisi approfondita per individuare le cause e le concause della calvizie.
  • Ricostruzione dell’Environment Follicolare: ripristino dell’ecosistema ideale per la salute dei capelli.
  • Azione Antinfiammatoria Follicolare: eliminazione dell’infiammazione, nemica dei follicoli.
  • Azione Nutritiva Follicolare Paracrina: nutrimento profondo dei follicoli.

Il Protocollo bSBS non si conclude con la sessione in sé, ma include un follow-up personalizzato che accompagna il paziente nel tempo. Monitorando i progressi e offrendo un supporto continuo, questo percorso garantisce il mantenimento dei risultati ottenuti e ottimizza la salute dei capelli nel lungo periodo.

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Interviste e Media.

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Pubblicazioni Scientifiche su Nature.com.

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