Disidratazione e calvizie: bere poca acqua e non nutrire la pelle può peggiorare la condizione

La perdita di capelli è una problematica che affligge un numero sempre crescente di persone, con un impatto significativo sull’autostima e sulla qualità della vita. Le cause del fenomeno possono essere molteplici, spaziando dalla genetica agli squilibri ormonali, dallo stress a specifiche condizioni mediche. Tuttavia, spesso si sottovalutano fattori apparentemente meno diretti, ma altrettanto cruciali, come la disidratazione e la carenza di nutrimento del cuoio capelluto. Capelli disidratati e calvizie: c’è davvero un legame? Scopriamolo con gli esperti.

Il ruolo vitale dell’acqua e dell’idratazione nella buona salute dei capelli

Il nostro corpo è composto in gran parte da acqua, un elemento essenziale per il corretto funzionamento di ogni singola cellula, inclusi i follicoli piliferi, responsabili della crescita dei capelli. 

Quando non beviamo a sufficienza, l’organismo tende a “razionare” l’acqua disponibile, dirottandola verso il funzionamento degli organi essenziali per la vita. Questo processo può inevitabilmente riflettersi sulla salute dei tessuti che, non considerati di primaria importanza per la sopravvivenza immediata, non ottengono abbastanza nutrienti, di fatto peggiorando la loro qualità e diventando, nel caso specifico dei capelli, crespi, sfibrati, più disposti alla rottura e alla caduta.  

Ma la buona idratazione del cuoio capelluto non è solo quella interna. Anche il suo nutrimento diretto gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della calvizie. L’utilizzo di prodotti per capelli idratanti, nutrienti ed emollienti, aiuta infatti a rigenerare il cuoio capelluto e regolare i ciclo di sviluppo bulbare, stimolando i follicoli per contribuire attivamente alla crescita di fusti forti. 

Come capire se i capelli sono disidratati?

Osservare attentamente la propria capigliatura aiuterà a comprendere se ha bisogno di maggiore idratazione. Ecco alcuni segnali comuni di capelli disidratati:

  • Fragilità e secchezza. Proprio come la pelle, che in mancanza di idratazione diventa secca e screpolata, i capelli disidratati perdono la loro naturale lucentezza, diventando opachi, fragili e più inclini alla rottura, alle doppie punte e alla caduta.
  • Rallentamento della crescita. Un follicolo pilifero ben idratato è un follicolo in piena forma e produttivo. Al contrario, una disidratazione intensa può compromettere l’attività metabolica dei bulbi, rallentando la fase di crescita (anagen) a favore di una maggiore fase di riposo e caduta (telogen). 
  • Cuoio capelluto infiammato e irritato. La mancanza d’acqua nell’organismo incide anche sulla salute della pelle dello scalpo, che può apparire secca, pruriginosa e più incline alla forfora. Questo tipo di ambiente follicolare, di certo non completamente sano, può ostacolare la crescita sana e forte dei capelli, dando loro un motivo per un maggiore distaccamento.
  • Minore apporto di nutrienti. L’acqua è fondamentale per il trasporto di nutrienti essenziali ai bulbi. La disidratazione può, quindi, compromettere questo processo, facendo mancare ai capelli ciò che serve loro per essere forti e sani. 
  • Accumulo di sebo e impurità. Un cuoio capelluto non curato e capelli disidratati possono favorire l’accumulo di sebo in eccesso, di cellule morte e d’impurità, ostruendo i follicoli e ostacolando la corretta crescita della chioma. 

C’è un legame indissolubile tra capelli disidratati, cuoio capelluto che soffre e calvizie

Come abbiamo visto, la disidratazione e la mancanza di nutrienti nel cuoio capelluto possono agire in modo sinergico per peggiorare la predisposizione di un paziente alla calvizie o favorire la sua comparsa. 

Un corpo disidratato fatica, infatti, a fornire l’acqua che serve all’ambiente follicolare per essere in piena forma, rendendolo meno ricettivo e attivo, con il risultato che tutta la capigliatura ne risente. 

Come prevenire la calvizie con l’aiuto della buona idratazione?

In breve:

  1. Bevendo a sufficienza. Generalmente 1,5/2 l di acqua al giorno, a seconda delle proprie esigenze e caratteristiche individuali.
  2. Seguendo una dieta equilibrata. Cioè ricca di vitamine, minerali, antiossidanti importanti tanto per l’intero organismo, quanto per i capelli.
  3. Utilizzando prodotti specifici. Come shampoo e balsamo delicati, nutrienti e idratanti, che forniscono alla chioma e al cuoio capelluto un boost di nutrienti.
  4. Massaggiando delicatamente il cuoio capelluto. Per stimolare la microcircolazione e favorire l’apporto di ossigeno e nutrienti ai follicoli.
  5. Proteggendo i capelli dagli agenti esterni. Soprattutto dai raggi UV, dal cloro e dalla salsedine, che possono disidratarli molto. È fondamentale utilizzare protezioni adeguate (prodotti per capelli con SPF) e aumentare l’idratazione nella stagione estiva. In aggiunta, durante la bella stagione, è anche consigliato evitare l’eccesso di styling chimici e a caldo, nonché di risciacquare i capelli con acqua fresca dopo i bagni in mare o piscina per togliere tutti i residui disidratanti.
  6. Consultando uno specialista, se si nota che la propria perdita di capelli è significativa e persistente e non si arresta neppure con i sopra citati accorgimenti. Solo il dermatologo o tricologo può individuare le cause specifiche del fenomeno, così da prescrivere un trattamento mirato. 

Concludendo, è chiaro che il contrasto alla calvizie richiede spesso un approccio multifattoriale che tenga conto di diversi aspetti della salute generale. Pertanto è bene non sottovalutare il potere di una corretta idratazione e di un cuoio capelluto ben nutrito, che creano un ambiente follicolare di gran lunga più favorevole alla ricrescita di capelli resistenti.

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