Calvizie giovanile: sintomi, cause, come intervenire
La calvizie è un problema non solo tipico della senilità, ma che colpisce sempre più spesso anche i giovani. Stando ai dati recenti, almeno ⅓ della popolazione giovanile – con un’età compresa tra i 12 e i 20 anni – avrebbe a che fare con diradamenti più o meno evidenti. A soffrirne maggiormente sono gli uomini, per via della componente ereditaria legata al cromosoma X, mentre nelle donne la caduta dei capelli è da ricollegare all’alopecia androgenetica femminile, allo stress, all’abuso di sigarette e alle diete drastiche. Riconoscerla ai primi segnali può essere un valido monito a intervenire subito, per evitare che la condizione diventi permanente. Vediamo insieme sintomi, cause e rimedi alla calvizie giovanile.
Riconoscere la calvizie in giovane età
Quali sono i sintomi della calvizie giovanile?
La condizione di calvizie giovanile è riconoscibile – al pari di una calvizie senile – per la presenza in età prematura di cuoio capelluto con eccesso di sebo, ma anche quando si nota un forte assottigliamento dei capelli, che diventano sempre più deboli e spenti fino a cadere. Il diradamento che ne deriva si manifesta in modo differente negli uomini e nelle donne: nei primi, la calvizie precoce colpisce principalmente la fronte (causando la cosiddetta stempiatura), mentre nelle ragazze il diradamento è più diffuso e sito soprattutto nella zona centrale della capigliatura.
Oltre ai sintomi prettamente estetici, la calvizie comporta non poche ripercussioni di natura psicologica. È normale, a prescindere dal sesso e dall’età, vedersi “brutti”, non accettarsi e provare vergogna se si perdono i capelli. Nei pazienti adolescenti il problema si acuisce. I ragazzi tendono, infatti, a isolarsi, a non uscire più con gli amici e a credere di essere sbagliati e fuori luogo. La perdita di autostima e di fiducia in se stessi è quindi dietro l’angolo e, in genere, la principale conseguenza di questo tipo di calvizie.
Quali sono le cause della calvizie nei giovani?
Le cause principali della calvizie giovanile sono senza alcun dubbio l’alopecia androgenetica e l’alopecia seborroica. Gli ormoni androgeni, implicati durante la pubertà, nel dare vita alla maggior parte dei caratteri sessuali secondari – quindi alla classica evoluzione da “bambino” ad “adulto” – possono finire per essere responsabili, a seguito di alcune alterazioni, e accanto a motivazioni genetiche, di una particolare sensibilità di alcune zone del cuoio capelluto all’ormone DHT (diidrotestosterone) in cui si trasforma il testosterone. Così decretando la predisposizione genetica come fondamentale causa di calvizie giovanile, alla quale tuttavia se ne accompagnano altre. Ecco quali:
- Fattori psicofisici: come ansia, stress, traumi.
- Scompensi ormonali: derivati da patologie alla tiroide o alle ovaie.
- Malattie autoimmuni: come l’alopecia areata.
- Infezioni gravi.
- Assunzione reiterata di determinati farmaci: come antitumorali.
- Carenze o disturbi alimentari.
- Cause congenite, presenti fin dalla nascita.
É molto importante risalire alla causa scatenante della calvizie in giovane età, perché solo conoscendo l’origine della condizione è possibile scegliere il trattamento più indicato, sicuro ed efficace per debellarla ed evitare che evolva in permanente.
Quali sono i rimedi per la calvizie giovanile?
La cura e il trattamento della calvizie giovanile sono riservati al medico specialista che, una volta ottenuta una diagnosi certa, può decidere quale terapia indicare al paziente. Questo perché, pur non trattandosi sempre di condizione grave e irrimediabile, la perdita di capelli in adolescenza può comunque nascondere una patologia latente, non ancora diagnosticata.
Di norma, il primo test al quale il paziente dovrebbe sempre sottoporsi è l’esame del capello (o tricotest), con il quale è possibile visualizzare il capello con una speciale microcamera ad ingrandimento. In questo modo, si può valutare attentamente lo stato di salute e resistenza dei fusti, ma anche il benessere del cuoio capelluto.
In base ai risultati ottenuti dal tricotest, lo specialista può classificare la gravità della condizione e individuare la terapia più adatta. Se nei casi meno gravi si rivelano sufficienti dei cicli tricologici con azione rinforzante e anticaduta; nelle condizioni più serie e di una certa entità, potrebbe essere necessario ricorrere a metodi di intervento più precisi e innovativi, come:
- Metodo PRP (Plasma Ricco di Piastrine): che sfrutta un mix di piastrine e fattori di crescita a stimolazione delle cellule staminali del follicolo pilifero, così “risvegliando” i bulbi dormienti e favorendo la crescita e lo sviluppo capillare.
- Medicina Rigenerativa con Protocollo bSBS: moderna e all’avanguardia, è tecnica che mette in atto un approccio multidisciplinare con l’obiettivo di contrastare la sintesi di Prostaglandina D2 (ritenuta la causa principale della calvizie) e la sua tipica infiammazione. Si tratta di un metodo sicuro, indolore e non invasivo, altamente indicato per i pazienti molto giovani.
Nei giovani il trapianto capelli non è la soluzione
In ragazzi e ragazze, inoltre, con un’età uguale o inferiore ai 20-25 anni, il trapianto di capelli è controindicato; questo non tanto per eventuali effetti collaterali, quanto per il fatto che potrebbe non essere risolutivo. La calvizie, così come l’alopecia, tende infatti a progredire gradualmente e avere spesso andamento recidivante così che, nonostante il trapianto, i capelli continueranno quasi sicuramente a cadere, spingendo il paziente a sottoporsi a ulteriori trattamenti. Il metodo PRP e l’approccio bSBS sono sicuramente più indicati, sicuri ed efficaci. Ma soprattutto duraturi.
Terapia Inclusiva bSBS.
Calvizie nei Giovani: la Medicina Rigenerativa aiuta
Nel Protocollo di Medicina Rigenerativa bSBS, diverse tecnologie avanzate si integrano in un percorso terapeutico inclusivo, adattandosi alle peculiarità individuali della Alopecia del Paziente. La prima fase del Protocollo comprende Analisi Avanzate, come Analisi Genomica e Epigenomica, della Membrana Cellulare e morfologica digitale.
Il Protocollo Inclusivo mira a massimizzare la Rigenerazione Follicolare autologa. Un’azione antinfiammatoria potente favorisce l’inibizione della sintesi della Prostaglandina PGD2. Nei casi di giovani nelle prime fasi del diradamento, si ottiene una reale cura anticalvizie. Le tecnologie impiegate agiscono in modo completo, aiutando il Follicolo Capillare, ancora non atrofico ma sofferente, a recuperare forza e salute.
Ciò contribuisce a rallentare l’evoluzione della Calvizie e, in circostanze particolarmente favorevoli, può addirittura invertire il fenomeno.
Costi del Protocollo Multidisciplinare.
Il Protocollo Multidisciplinare include la Tecnologia hCRP Sonicatoaltre e altre 16 tecnologie che agiscono in modo personalizzato per trattare la calvizie. Il costo è di 3900€ e include anche le visite post-sessione, che si svolgono tra il quarto e l’ottavo mese e solitamente tra i 12 e i 18 mesi dopo la sessione.
Il follow-up eseguito in clinica è parte integrante del protocollo e incluso nel suo costo, fino a quando i risultati ottenuti non raggiungono la massima stabilità autologa. La stabilizzazione dei risultati e dei benefici è un obiettivo importante, che può essere raggiunto solo con un percorso terapeutico personalizzato.
Recensioni
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Interviste e Media.
AdnKronos, Agi Stampa, Ansa, TgCom24, Tg StudioAperto Italia1, TG5 Salute e Molti altri.
