Alopecia post parto: cause e come rimediare
Se è tanto vero che davanti alla gioia di avere un piccolo tra le braccia, tutto passa in secondo piano, è anche noto che dopo il parto, il corpo della donna è messo a dura prova. Non solo per impegni e cura del bimbo, lo stress del non dormire o i dolori dovuti alla fine della gestazione. Ma anche per il fatto di un’alterata immagine di sé, che si ritrova spesso nelle forme più morbide e nella caduta della chioma. Cos’è l’alopecia post parto, come individuarla ma, soprattutto, come curarla al meglio partendo dalla conoscenza delle sue cause.
La caduta dei capelli nelle neo-mamme
Cos’è l’alopecia post parto
Si definisce alopecia post parto (alopecia post-partum, alopecia post gravidica o defluvium post partum) quella particolare condizione di perdita accentuata della chioma, vissuta dalla neomamma. Si manifesta a circa 3/4 mesi dalla nascita del bimbo e interessa il solo cuoio capelluto, in piena contrapposizione con l’aspetto totalmente salutare che i capelli assumono invece durante la gestazione quando, per effetto degli ormoni materni, diventano più spessi, luminosi e pieni.
Quale fenomeno strettamente legato alle alterazioni ormonali vissute dal corpo di donna in questa particolare fase della sua vita riproduttiva, l’alopecia post parto è temporanea e assolutamente reversibile. Non intacca infatti i bulbi piliferi, ma modifica solamente il ciclo di vita del capello (anagen – catagen – telogen – kenogen), portandolo a distaccamento dai follicoli e caduta precoce, anche in grandi quantità.
Alopecia post partum: uno sguardo alle cause
L’alopecia post partum annovera tra le sue cause principali le variazioni ormonali tipiche della gestazione e del parto, che incidono in modo significativo sulla qualità e sul ciclo di vita dei capelli.
Durante la gravidanza, l’aumentata produzione di estrogeni sostiene lo sviluppo del feto e del corpo materno, contribuendo indirettamente a un cuoio capelluto più elastico e unità follicolari più attive, che accorciano la fase telogen a favore di una più lunga anagen. Quando però, successivamente al parto, i livelli di estrogeni tornano ad abbassarsi, questo cambia il ciclo vitale della chioma, portando a veloce telogen di molti fusti, che finiscono per cadere in modo copioso. La perdita di capelli nel post gravidanza è considerata una tipologia di telogen effluvium, molto simile a quello che si verifica in occasione del cambio di stagione e dello stress vissuto dall’organismo nel riadattamento ambientale.
Sono fattori che aumentano la portata di questo fenomeno naturale: stress fisico ed emotivo, carenze nutrizionali, anemia da carenza di ferro dovuta alle perdite ematiche del parto, allattamento. Nella donna che allatta, gli alti livelli di prolattina rendono i capelli deboli e portano i bulbi ancora in fase di naturale crescita, a una precoce telogen e kenogen.
Quali sono i sintomi dell’alopecia post parto
Il sintomo più evidente dell’alopecia dopo gravidanza, è ovviamente la caduta dei capelli, che inizia a circa tre mesi dal lieto evento, per protrarsi spesso anche durante l’allattamento. Il diradamento in questione può essere diffuso su tutto il cuoio capelluto, oppure interessare sue aree specifiche (soprattutto fronte e tempie), spesso presentandosi nelle fasi iniziali con indebolimento dei fusti capillari, loro perdita di densità e luminosità. Inoltre, dopo l’alterazione per via ormonale delle fasi telogen e kenogen, i capelli sono soliti ricrescere spesso in modo irregolare, più sottili o di texture e colore differente, associandosi a prurito e dolore del cuoio capelluto.
Alopecia dopo gravidanza: come rimediare
Come già accennato, l’alopecia post gravidica è condizione temporanea e non grave, che tende a risolversi completamente con il passare delle settimane e il naturale equilibrio ritrovato dal corpo di donna al termine della gravidanza e, spesso, del periodo di allattamento. Tuttavia, per accelerare i tempi di recupero della chioma sana, è possibile adottare alcuni pratici accorgimenti, che includono:
- Seguire una dieta ricca e nutriente. Essenziale non solo per il piccolo allattato, ma anche per garantire al corpo di madre tutte le vitamine e i minerali necessari alla sua piena salute, così lavorando anche per una buona crescita e tenuta della capigliatura. Vitamine B e D e minerali come Zinco, Ferro, sono di certo le sostanze più utili a questo scopo.
- Cura dei capelli e del cuoio capelluto con prodotti delicati e ipoallergenici, non aggressivi. Questo include anche evitare l’utilizzo troppo frequente e caldo di asciugacapelli e piastre, tinte e prodotti chimici per acconciature.
- Gestire lo stress con tecniche di rilassamento ed esercizio fisico. Garantire al corpo le giuste ore di riposo.
- Assumere integratori alimentari specifici per rafforzare i capelli e curare il cuoio capelluto, solo se espressamente prescritto dal proprio medico. Un’assunzione non corretta può impattare sulla crescita e sulla salute del neonato in allattamento. Si tratta in genere di multivitaminici e multiminerali.
- Evitare terapie topiche e farmacologiche per la cura di alopecia e calvizie, perché con l’allattamento potrebbero trasferirsi al piccolo sostanze nocive alla sua ancora fragile salute.
- Per alopecia post-partum non è necessario intervenire con trapianto di capelli.
In genere la caduta dei capelli da alopecia post gravidica si attenua dopo sei mesi dal parto, tuttavia è bene consultare il medico se la condizione persiste ed è associata a sintomi come variazioni di peso, insonnia o sonnolenza, depressione. In quanto potrebbe essere motivo di problemi tiroidei e ormonali in corso.
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