Alopecia areata: sintomi, cause, metodi di cura
Tra le innumerevoli forme di alopecia sinora divenute oggetto di studio, l’alopecia areata è di certo una delle più conosciute, alla quale medicina estetica e la Medicina Rigenerativa hanno cercato di trovare valido rimedio, sondando tra quei trattamenti che andassero ben oltre il solo trapianto di capelli e molto più a fondo, a curare quelle che sono le sue cause scatenanti, così da debellare la malattia all’origine. Alopecia areata, quali sono i sintomi, le cause e i migliori metodi di cura.
Come mai si verifica
Cos’è l’alopecia areata e quali sono le sue cause
Si definisce alopecia areata (in origine era Area Celsi), la perdita di capelli in chiazze, improvvisa, parziale e localizzata, vissuta sul cuoio capelluto e su altre aree del corpo.
Si tratta di una tipica forma di alopecia non cicatriziale, assolutamente temporanea e reversibile, dove il follicolo non viene danneggiato in modo permanente, con la ricrescita del capello che non è quindi per sempre inibita, ma è solo rallentata.
Cosa la causa?
Secondo alcuni studi, pare che l’alopecia areata sia la conseguenza più evidente di un disturbo autoimmune conclamato o latente. Il sistema immunitario, normalmente deputato alla protezione del nostro organismo da patogeni, osserva e individua i follicoli piliferi come virus e batteri da cui difendersi, così attivandosi per neutralizzarli e atrofizzarli, come fossero cellule estranee e pericolose.
Tale risposta autoimmune interrompe la fase di anagen, quindi la crescita del capello, con i bulbi che entrano subito in fase telogen, per proteggersi dall’erroneo attacco dei leucociti. Un fenomeno che si ripropone a ogni nuova fase anagen e che, per questo motivo, non consente mai ai capelli di crescere pienamente, bensì di restare molto simili a debole peluria.
Chi può soffrire di alopecia areata: i fattori di rischio
L’alopecia areata è condizione che può indistintamente interessare uomini e donne di tutte le età ed etnie, proprio perché non scaturita da causa ormonale, bensì da un problema immunitario. Il perché di questo comportamento dei leucociti non è tuttavia ancora spiegato a fondo, anche se si ritiene che possa derivare da una particolare combinazione di fattori genetici e ambientali. Come anche l’impatto dello stress, l’aver vissuto traumi fisici ed emotivi, infezioni virali e batteriche in corso, cambiamenti ormonali, terapie farmacologiche. Non è raro, infine, che l’alopecia areata sia associata alla presenza di altre malattie autoimmuni come vitiligo, diabete mellito di tipo I, disturbi tiroidei.
Come si manifesta l’alopecia areata: i sintomi
Oltre alla tipica caduta dei capelli localizzata – su cuoio capelluto, barba, ma anche sopracciglia, ciglia e altra peluria del corpo – in chiazze e spesso improvvisa, l’alopecia areata porta con sé anche altri sintomi piuttosto riconoscibili della condizione, come:
- La pelle delle aree glabre è completamente sana, senza arrossamenti e gonfiori.
- I capelli che cadono sono sostituiti da piccoli peli, sottili e lanuginosi, che indicano l’alterata produzione da parte dei follicoli piliferi, miniaturizzati e assottigliati, ma non completamente atrofizzati.
- Le chiazze tipiche da alopecia areata si manifestano in una o più aree del cuoio capelluto, a seconda della sensibilità dei follicoli piliferi all’azione dei leucociti e appaiono delimitate, completamente prive di capelli, mentre quelli a lato sono deboli, corti e spezzati.
- Raramente l’alopecia areata evolve in alopecia totale che coinvolge tutto il cuoio capelluto, e alopecia universale, su tutto il corpo.
Come trattare questa forma di alopecia
Non contagiosa e non dannosa per la salute generale di chi ne soffre, l’alopecia areata, può essere oggi più o meno efficacemente curata con i seguenti rimedi, che permettono di limitare l’impatto significativo della patologia e della perdita di capelli sul proprio aspetto esteriore, sull’immagine che si ha di sé, sulla fiducia e autostima.
- Corticosteroidi a uso topico o iniezioni: creme e lozioni da utilizzare in via diretta sulle aree colpite da alopecia areata, per ridurre l’infiammazione e stimolare la ricrescita naturale della chioma. Inadatti per bambini e giovani.
- Farmaci immunomodulatori topici o sistemici: per riequilibrare la risposta immunitaria e così gestire indirettamente l’alopecia areata.
- Minoxidil: farmaco a uso topico che stimola la ricrescita dei capelli.
- Laserterapia: incentivando la vascolarizzazione dei bulbi capilliferi, favorisce la ricrescita di capelli più sani e forti.
- Fototerapia: utile nei casi di alopecia areata universale.
- Medicina Rigenerativa capelli con metodo PRP e Protocollo bSBS di HairClinic BioMedical Group: sono in grado di curare l’alopecia in maniera autologa, bloccando l’infiammazione e l’invecchiamento cellulare dall’interno, nutrendo invece i follicoli a fondo, di cui è inoltre ripristinato l’intero ambiente, grazie a fattori di crescita provenienti dallo stesso corpo del paziente.
- Trapianto di capelli: nel caso in cui l’alopecia areata sia molto estesa, visibile e non del tutto risolvibile sul breve periodo.
Conclusione…
Si tratta tuttavia di terapie che non risolvono l’alopecia in chiazze alla base, che continua quindi la sua progressione, ma aiutano a riequilibrare l’attività immunitaria e stimolare la ricrescita della chioma, limitando i sintomi. Pertanto, per trattare al meglio l’alopecia areata, è sempre fondamentale rivolgersi al consulto di un medico esperto. Unica figura in grado di svolgere un’attenta fase di anamnesi ed esame obiettivo utile alla diagnosi, per comprendere la malattia sino in fondo e scegliere l’approccio di cura e intervento più adeguato alla sua risoluzione.
il Protocollo bSBS
Medicina Rigenerativa Inclusiva per il trattamento dell’alopecia areata
Il Protocollo di Medicina Inclusiva è imperativo anche nei casi di alopecia areata. Grazie alle tecnologie impiegate promuove il blocco dell’invecchiamento follicolare precoce che causa la caduta eccessiva, promuove l’inversione della miniaturizzazione dei capelli, aumenta la densità visiva e favorisce la massima rigenerazione cellulare e ricrescita follicolare autologa.
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- Modulazione ultra personalizzata dell’intero Protocollo a seguito delle Analisi UniqueStudio® eseguite nel giorno della Sessione.
- Follow-up e richiami inclusi nei 5 anni successivi, fino al massimo risultato e alla massima stabilità autologa.
- Richiami inclusi nei 5 anni successivi, fino al massimo risultato e alla massima stabilità autologa.
- Durante il follow-up nuova Analisi UniqueStudio® con tecnologia iperspettrale endoscopica e terapia di consolidamento
- Rimodulazione terapeutica e assistenza per i 20 anni successivi.
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