Alopecia androgenetica: viaggio tra le sue cause e come riconoscerla
Solitamente nota come calvizie maschile e calvizie femminile, l’alopecia androgenetica è una particolare “patologia” del cuoio capelluto, dei bulbi piliferi e dei capelli, che si manifesta con una loro perdita accentuata, sino al diradamento della chioma. In modo temporaneo o irreversibile. Conoscere le sue cause e le modalità in cui si manifesta, può essere di grande aiuto per pianificare la giusta strategia di trattamento.
Riconoscere i sintomi
Come riconoscere l’alopecia androgenetica
L’alopecia androgenetica è condizione fisiologica piuttosto conosciuta non solo perché particolarmente diffusa tra la popolazione (alcune ricerche stimano che ne soffre circa l’80% degli uomini e il 50% delle donne) ma anche perché riconoscibile dai sintomi con cui tende a presentarsi. Ecco quali.
Perdita dei capelli
Graduale e progressiva nel tempo, la caduta dei capelli è la principale fonte di disagio dell’alopecia androgenetica. Si manifesta in maniera differente nell’uomo e nella donna.
Nel primo caso il diradamento parte dall’area fronto-temporale e dalla sommità del capo (la cosiddetta stempiatura), per poi progredire lasciando una striscia di capelli ai lati della testa e posteriormente, dando adito a una calvizie a corona ippocratica, che con il tempo può diventare calvizie completa. Nelle donne, invece, l’alopecia androgenetica è riconoscibile per la caduta dei capelli che si manifesta per lo più sulla parte superiore del capo e sulla zona frontale, seguendo l’attaccatura degli stessi. Raramente diventa calvizie completa.
Capelli miniaturizzati
Ma la caduta dei capelli non è l’unico sintomo riconducibile ad alopecia androgenetica in corso. Essa si manifesta anche con chioma sempre più fragile, vittima di miniaturizzazione. Le zone all’apparenza glabre sono in realtà coperte da capelli cortissimi e sottilissimi, invisibili a occhio nudo.
Capelli corti per alterato ciclo vitale
Infine, altro sintomo caratteristico di alopecia androgenetica, i capelli che non crescono mai oltre una certa lunghezza, poiché la loro crescita si accorcia, a favore di un allungamento della fase di riposo e caduta.
Altre manifestazioni
L’alopecia androgenetica può dare adito a sintomi secondari come casi di irritazione del cuoio capelluto, con prurito, seborrea e desquamazione.
Cosa causa l’alopecia androgenetica
Motivazione più comune alla base dell’intensa caduta di capelli negli uomini e nelle donne, l’alopecia androgenetica trova in sé svariate cause, che possono essere di tipologia endogena, quindi date da condizioni interne all’organismo, oppure esogena, date da particolari fattori esterni e ambientali. Nonché una combinazione di esse. Le principali:
- Ereditarietà: un individuo che abbia uno o entrambi i genitori “affetti” da alopecia androgenetica, ha molta più probabilità di sviluppare il medesimo fenomeno nel corso della vita.
- Sensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni androgeni: in particolare diidrotestosterone (DHT) che, quando presente in grandi quantità, può essere fattore di rischio per calvizie. Tale ormone è ottenuto dal testosterone e capace di legarsi ai recettori dei follicoli piliferi (grazie a un enzima detto 5-alfa-reduttasi di tipo 2), incrementando la miniaturizzazione dei capelli, subito più sensibili, fragili, depigmentati.
- Alterazioni nel ciclo di vita dei capelli: nel capello affetto da alopecia, la fase di anagen, cioè di crescita, si accorcia in termini di tempo, mentre quelle di catagen, involuzione, e di telogen, cioè di riposo e caduta, si allungano. Il risultato è una diminuzione di lunghezza e di spessore dei capelli, fino a che i follicoli piliferi si atrofizzano, interrompendo del tutto la loro attività.
L’insorgenza di calviziemaschile e femminile è generalmente graduale. Anche se nei primi tende a manifestarsi già durante l’adolescenza o la giovane età adulta, mentre nelle seconde esordisce in età più avanzata (menopausa, a meno di condizioni particolari come PCOS e disfunzioni tiroidee).
Le cause
Cosa causa l’alopecia androgenetica
Motivazione più comune alla base dell’intensa caduta di capelli negli uomini e nelle donne, l’alopecia androgenetica trova in sé svariate cause, che possono essere di tipologia endogena, quindi date da condizioni interne all’organismo, oppure esogena, date da particolari fattori esterni e ambientali. Nonché una combinazione di esse. Le principali:
- Ereditarietà: un individuo che abbia uno o entrambi i genitori “affetti” da alopecia androgenetica, ha molta più probabilità di sviluppare il medesimo fenomeno nel corso della vita.
- Sensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni androgeni: in particolare diidrotestosterone (DHT) che, quando presente in grandi quantità, può essere fattore di rischio per calvizie. Tale ormone è ottenuto dal testosterone e capace di legarsi ai recettori dei follicoli piliferi (grazie a un enzima detto 5-alfa-reduttasi di tipo 2), incrementando la miniaturizzazione dei capelli, subito più sensibili, fragili, depigmentati.
- Alterazioni nel ciclo di vita dei capelli: nel capello affetto da alopecia, la fase di anagen, cioè di crescita, si accorcia in termini di tempo, mentre quelle di catagen, involuzione, e di telogen, cioè di riposo e caduta, si allungano. Il risultato è una diminuzione di lunghezza e di spessore dei capelli, fino a che i follicoli piliferi si atrofizzano, interrompendo del tutto la loro attività.
L’insorgenza di calvizie maschile e femminile è generalmente graduale. Anche se nei primi tende a manifestarsi già durante l’adolescenza o la giovane età adulta, mentre nelle seconde esordisce in età più avanzata (menopausa, a meno di condizioni particolari come PCOS e disfunzioni tiroidee).
Le soluzioni
Quali rimedi adottare per questo tipo di alopecia
Nonostante la sua estrema diffusione, l’alopecia androgenetica non ha ancora trovato definitive opzioni di prevenzione e cura. Esistono numerosi trattamenti sintomatici, che però non la risolvono alla base. Tra i più utilizzati:
- Trattamenti farmacologici come Minoxidil e Finasteride. Il primo generalmente disponibile per applicazione topica sul cuoio capelluto, in fiale o schiuma, per stimolare direttamente l’attività dei follicoli piliferi, quindi la crescita sana e forte dei capelli. Il secondo, farmaco orale solo per l’alopecia maschile, inibisce la produzione di DHT e dell’enzima 5-alfa-reduttasi di tipo 2, prevenendo la miniaturizzazione dei capelli di cui è responsabile.
- Integratori alimentari anticaduta con vitamine B8, D ed E, minerali come Zinco e Ferro.
- Interventi chirurgici. Prevedono l’autotrapianto di follicoli piliferi sani in zone in cui questi sono atrofizzati. Per stimolare la crescita dei capelli e ridurre la calvizie.
- Terapie laser di nuova generazione. Stimolano i follicoli piliferi nella loro attività produttiva.
- Trattamenti topici ad azione anticaduta, come shampoo.
- Per le donne può essere utile la TOS, nel miglioramento della condizione di calvizie femminile associata all’attività degli androgeni.
Sono poi utili cambiamenti nello stile di vita – tra dieta sana ed equilibrata – movimento fisico regolare per la gestione dello stress e l’eliminazione di cattive abitudini. Quali l’abuso di alcool e fumo o il trattamento chimico ed energico frequente della chioma.
Visto che il trattamento dell’alopecia androgenetica può variare di molto nella sua efficacia in base alla gravità del problema, al sesso di chi ne soffre e alla risposta individuale alle cure, è sempre bene consultare il proprio medico dermatologo prima di procedere con gli stessi rimedi, per valutare quelli più adatti alla propria condizione.
Terapia Inclusiva bSBS.
Il Protocollo di Medicina Rigenerativa Inclusiva bSBS
Il Protocollo di Medicina Rigenerativa Multidisciplinare e Inclusiva è una nuova terapia per la cura dell’alopecia che ha dimostrato risultati e potenzialità senza precedenti.
Si basa sull’utilizzo di cellule staminali mesenchimali, come le CD34+ e CD44+, che sono coinvolte nella rigenerazione, nello sviluppo e nella ricrescita del follicolo pilifero. Queste cellule vengono isolate dal sangue del paziente e poi reintegrate nel cuoio capelluto.
La Medicina Rigenerativa Multidisciplinare e Inclusiva presenta numerosi vantaggi rispetto alle altre terapie per l’alopecia:
- È mini-invasiva, quindi non richiede interventi chirurgici.
- È rapida e permette un rapido ritorno alla vita sociale.
- Ha un’efficacia superiore alle altre terapie, anche in caso di alopecia avanzata.
La Medicina Rigenerativa Multidisciplinare e Inclusiva può essere utilizzata anche come terapia di supporto al trapianto di capelli. In questo caso può aiutare a migliorare l’esito del trapianto e a favorire la ricrescita di nuovi capelli.
Cosa include il Protocollo Multidisciplinare.
Il Costo del Protocollo Multidisciplinare è di 3900,00 Euro, oltre alla Tecnologia hCRP Sonicato include ulteriori 16 Tecnologie in grado di avvolgere la Patologia della calvizie in modo totalmente ad-personam. Comprendente visite post sessione (tra il quarto e l’ottavo mese e solitamente 12/18 mesi dopo la sessione).
Durante le visite post sessione viene valutato ed eseguito un richiamo terapeutico in base alle necessità del paziente. Proprio per il fatto che le necessità di ogni paziente sono differenti è possibile che si riveda lo stesso ancora successivamente.
Promuovere la stabilizzazione dei risultatati e benefici è un obiettivo ambizioso, raggiungibile solo con un percorso terapeutico ad personam. Il follow-up eseguito in clinica è parte integrante del Protocollo e incluso nei costi dello stesso, fino alla massiam stabilità autologa dei risultati ottenuti.
Recensioni
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Interviste e Media.
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