Autotrapianto di Capelli.

L’Autotrapianto di Capelli è l’intervento più desiderato dalle persone che soffrono di Calvizie e sognano di ritrovare la propria immagine e la chioma perduta. Ma è davvero così?

Autotrapianto di Capelli, un intervento apparentemente semplice.

L’Autotrapianto di Capelli è composto da alcune regole chiave in grado di determinarne il successo o l’insuccesso. Quali sono le tecniche, i benefici e i suoi limiti?

Autotrapianto di Capelli, alla portata di tutti ma non per tutti!

Offre la chance di piacersi di nuovo o vedersi più giovani, ma come funziona?

L’Autotrapianto di Capelli è una tecnica di infoltimento del cuoio capelluto che prevede il trasferimento dei propri capelli da una zona donatrice ad una zona ricevente. La tecnica, gli strumenti, la fase preparatoria e il post intervento sono determinanti.

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La cona Donatrice è il tuo “capitale”.

La Zona Donatrice si trova nelle parte inferiore della nuca e nelle regioni laterali del capo, è noto che i Follicoli in quelle aree nascono geneticamente più protetti dal DHT, una delle cause più comuni della Calvizie, ma non immuni ad atre cause più deleterie come la nota Prostaglandina D2, proteina pro-infiammatoria deleteria anche per i Follicoli trapiantati.

Le fasi dell’Autotrapianto, eseguito con una tecnica classica, sono sostanzialmente tre.

In una prima fase i Follicoli vengono selezionati in base alla zona da trattare e prelevati da dalla zona donatrice (nuca e parietali), tra il prelievo e l’innesto vengo conservati in una soluzione liposomica, successivamente vengono innestasti nella zona diradata o calva, conosciuta anche come zona ricevente.

Quella che può sembrare una semplice procedura nasconde molte difficoltà tecniche ed estetiche. Ai fini di un risultato che soddisfi realmente le nostre aspettative, è fondamentale la scelta del chirurgo e il tipo di tecnica utilizzata.

Oggi le tecniche più diffuse sono la FUSS (Follicular Unit Strip Surgery) conosciuta anche come Strip, e la tecnica monobulbare FUE (Follicular Unit Extraction). Le differenze tra le due soluzioni sono sostanziali e anche nella stessa tecnica FUE ci sono alcune varianti come la DHI, SLC, Trilix etc, ma tutte abbastanza simili tra loro.

Un’evoluzione sostanziale è avvenuta grazie all’introduzione dell’assistenza robotica, Artas e atFUE Smart Graft sono le due tecniche più diffuse a livello mondiale. Tra tutte, atFUE rappresenta la tecnica più avanzata e completa disponibile.

Per saperne di più su atFUE

Non è definitivo se non curi il problema alla base.

Quello che molti Pazienti non sanno è che l’Autotrapianto è una soluzione “definitiva” solo se è eseguito su una vera base di salute di cute e Follicoli, in alternativa la storia insegna che l’Aiutotrapianto ha una durata di soddisfazione relativamente breve.

Uno dei motivi, fino a ieri erano “nascosti”, che possono inficiare sulla durata e risultato del trapianto, è dato dal fatto che i Follicoli prelevati dalla zona donatrice sono “più protetti” dal DHT (causa principale dell’alopecia), ma non sono totalmente immuni al DHT e soprattutto sono sensibili alle altre cause e concause della Calvizie.

Un’ultima ricerca scientifica ha individuato nella Prostaglandina PGD2 la vera e più importante causa della calvizie, dimostrando che agisce negativamente anche sui Follicoli trapiantati portandoli ad una miniaturizzazione e caduta. L’Autotrapianto di Capelli, da solo non potrà mai curare tutte le cause e concause che generano la calvizie, per farlo è fondamentale agire in modo differente.

Solo una volta ottenuto il riassetto di tutto l’ambiente follicolare e interagito con tutte le cause e concause che generano la propria Calvizie, è corretto valutare la reale necessità e portata di un eventuale Autotrapianto volto al solo miglioramento estetico e che poggia su una vare base clinica stabile.

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Tecniche di Autotrapianto di Capelli, dal passato al presente.

Le tecniche più diffuse sono due, si dividono in altre varianti e non sono tutte uguali.

Le tecniche tra loro hanno differenze sostanziali, se è nell’area Donatrice che “si vede” l’evoluzione della tecnica, in quella ricevente si vede la qualità del Chirurgo e degli strumenti usati.

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Tecnica Strip o FUSS.

La traduzione in italiano di Strip è striscia, infatti asportare un lembo di cuoio capelluto e successivamente isolare i capelli da trapiantare sono le prerogative della tecnica FUSS. Questa tecnica è molto diffusa ma non adottata in HairClinic perchè troppo traumatica per i Follicoli e decisamente invasiva per il Paziente.

La striscia di pelle prelevata è lunga 10/20 cm e alta 1/2 cm, richiede un “sacrificio” eccessivo della zona donatrice. Inoltre, nelle varie fasi chirurgiche, molti Follicoli vengono irreparabilmente danneggiati; durante il prelievo, nel ritaglio per isolare i Follicoli, e nella sutura del cuoio capelluto. Il post intervento risulta impegnativo e doloroso, con esiti cicatriziali spesso anti estetici.

Tecnica mono-bulbare FUE (estrazione manuale per singolo bulbo).

L’estrazione manuale dei singoli Follicoli da trapiantare, è la caratteristica principale dell’Autotrapianto mono bulbare FUE, (FUE Classica, SLC, DHT, Trilix). I vantaggi indiscutibili di questa tecnica sono l’assenza di dolore post operatorio, di punti di sutura, di cicatrici evidenti presenti nella tecnica Strip.

Questa procedura garantisce inoltre un grande “rispetto” per la sempre critica e limitata zona donatrice. In una prima fase le unità follicolari sono prelevate una alla volta tramite uno speciale bisturi cilindrico cavo chiamato “punch”. Nella seconda fase, grazie ad uno strumento chiamato “implanter”, i Follicoli vengono trapiantati direttamente nella parte da rinfoltire.

La dimensione dell’implanter utilizzato per gli innesti determina il grado di densità del rinfoltimento: più la punta è sottile più è possibile innestare Follicoli vicini tra loro. Allo stesso modo la dimensione dell’implanter stabilisce anche la difficoltà oggettiva della procedura.

Tecnica mono-bulbare atFUE (estrazione motorizzata aspirata per singolo bulbo).

Al fine di migliorare le tecniche d’Autotrapianto, gli studi si sono concentrati sulla robotica e sull’ideazione di strumenti micro chirurgici innovativi automatizzati, meno invasivi, più sicuri e che rendano il gesto tecnico più preciso. atFUE utilizza un micro implanter motorizzato controllato manualmente dal chirurgo, l’automazione riduce enormemente l’errore umano.

La sua micro punta (fino a 0,5 mm di spessore nella fase di innesto e 0,8 nella fase di prelievo) permette di estrarre tutti i capelli necessari con una delicatezza e precisione assoluta, senza danneggiare i Follicoli e senza dover rasare completamente la testa (decisione del chirurgo in base alle aree da trattare e al tipo di zona donatrice).

atFUE e aFUE (la versione d’estrazione manuale avanzata) rientrano nel Protocollo Advanced Micro Surgery, sono le uniche tecniche di Autotrapianto di Capelli ad includere il più evoluto Protocollo di Medicina Rigenerativa disponibile volto ad ottenere un risultato più naturale, denso e definitivo.

Diffidate da propaganda di punch sotto gli 0,7 mm in fase di prelievo.

I punch sono strumenti micro chirurgici utilizzati nella fase di prelievo e servono per eseguire il carotaggio delle unità follicolari. In natura ogni unità follicolare possiede un diametro di 0,74 mm, la misura corretta per estrarre i Follicoli senza danneggiarli e senza lasciare grossi segni visibili dopo il prelievo è di 0,75 o 0,8 mm.

atFUE utilizza un punch motorizzato che rende il prelievo decisamente più sicuro, è l’unico da utilizzare per evitare di creare danni ai Follicoli, esegue un carotaggio superficiale del derma senza traumatizzare i Follicoli estratti e senza danneggiare i Follicoli limitrofi.

E’ necessario dunque diffidare da chi fa propaganda dell’utilizzo di punch inferiore a 0,7 mm. Nella la fase di innesto atFUE utilizza un implanter sottilissimo da 0,5 mm per le unità singole, ciò permette una maggiore vicinanza tra gli innesti e la più alta densità consentita nella zona ricevente.

La zona donatrice è la tua ricchezza, proteggila!

Sono evidenti le tracce antiestetiche di tecniche invasive o non in linea con le nuove possibilità tecnologiche. Una zona donatrice compromessa non consente di procedere con un nuovo Autotrapianto o non consente di avere un taglio di capelli della lunghezza desiderata.

Sebbene non esista la chirurgia senza cicatrici, atFUE ha come prerogativa la massima salvaguardia della zona donatrice: le tracce dell’intervento sono davvero impercettibili e consentono di avere un taglio di capelli della lunghezza preferita.

I limiti dell’Autotrapianto.

La densità della zona donatrice determina anche la possibilità effettiva di eseguire un Autotrapianto e il suo risultato finale.

Maggiore è l’estensione dell’area priva di capelli, maggiore dovrà essere il numero di Follicoli da prelevare. E’ necessario sapere che la zona donatrice non è illimitata, i Follicoli prelevati non ricresceranno più. L’abuso dovuto a maxi Sessioni o molteplici Autotrapianti, danneggia irreparabilmente la zona donatrice.

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Lo Schock-Loss non è da sottovalutare.

Un altro aspetto da tenere in considerazione sono i conosciuti effetti post chirurgia, il primo è lo “Schock-Loss” condizione che provoca una caduta accelerata dei Follicoli danneggiati, sottili e in fase di miniaturizzazione presenti nella zona ricevente.

Questo effetto è riscontrato maggiormente nei casi di diradamento, situazione sulla quale un Autotrapianto è altamente sconsigliato dai massimi esperti del settore.

L’effetto estetico della sola chirurgia non sempre naturale, interessa maggiormente chi esegue un trapianto di capelli a bassa densità o su una zona diradata, il chirurgo per conservare i capelli nativi ed evitare al massimo l’effetto dello Schock-Loss, è costretto ad eseguire innesti distanti tra loro.

Inoltre, il capello preso dalla zona donatrice è solitamente spesso e con un colore naturale, mentre quello presente nelle zone diradate è sottile con un pigmento più chiaro, questa combinazione tra spesso e sottile nella stessa zona è completamente antiestetico e innaturale.

L’Autotrapianto di Capelli non è una cura.

Un’ultima ricerca scientifica ha individuato nella Prostaglandina PGD2 la vera e più importante causa della calvizie, dimostrando che agisce negativamente anche sui Follicoli trapiantati, portandoli ad una lenta miniaturizzazione e caduta.

L’Autotrapianto di Capelli, da solo non potrà mai curare tutte le cause e concause che generano la calvizie, per farlo è fondamentale agire in modo differente.

Quello che molti Pazienti non sanno è che l’Autotrapianto diventa una soluzione “definitiva” solo se è eseguito al momento giusto e solo su una vera base di salute di cute e Follicoli, in alternativa la storia insegna che l’Autotrapianto ha una durata di soddisfazione relativamente breve.

Scopri perché l’Autotrapianto non basta

L’Autotrapianto di Capelli è davvero la soluzione della Calvizie?

Se oggi ti “limiti” a coprire il problema con un Autotrapianto, domani a ripresentarlo ci penseranno le concause della tua Calvizie.

L’intervento chirurgico è da adottare solo dopo aver affrontato seriamente il problema della tua Calvizie, scoperte le cause e ristabilito i giusti valori clinici necessari per la vita sana del Follicolo.

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Da solo non basta!

L’Autotrapianto non crea nuovi capelli e non cura quelli esistenti, si limita a spostare alcuni Follicoli da una zona distribuendoli su un’altra. L’intervento chirurgico è da adottare solo
dopo aver affrontato seriamente il problema della tua Calvizie, scoperte le cause e ristabilito i giusti valori clinici necessari per la vita sana del Follicolo.

Sebbene l’Autotrapianto funzioni e per la maggior parte dei Follicoli innestati la vita continuerà, nulla potrà arginare l’evoluzione fisiologica della Calvizie. Di fatto molte persone dopo 2/3 anni si ritrovano nella stessa situazione di partenza, altre vedono una perdita dei capelli trapiantati e dei propri.

La Scienza ha identificato nella Prostaglandina D2 un danno follicolare più alto del DHT e ha appurato che aggredisce potenzialmente anche i capelli trapiantati, miniaturizzandoli in un tempo relativamente breve portandoli alla caduta.

L’Autotrapianto diventa la soluzione migliore quando viene eseguito su una base di salute vera, se non vuoi ritrovarti come migliaia di pazienti con alle spalle 3/5 Autotrapianti senza peraltro raggiungere un risultato di valore.

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