La Calvizie Femminile
La Calvizie Femminile

La Calvizie femminile colpisce sempre più donne.

La Calvizie Femminile e Medicina Rigenerativa: gli sviluppi.

Nella calvizie femminile la produzione del nuovo capello è solo ritardata. Con la giusta stimolazione si può attivare il follicolo, evitando la chirurgia.

La Calvizie Femminile. Ormoni, diete dimagranti, pubertà, gravidanza, stress, allattamento, carenza di ferro, possono essere causa di una caduta di capelli nella donna. L’alopecia androgenetica (AGA) non colpisce solo il maschio ma affligge circa il 50% delle donne.

Nella donna, nel corso della vita, la malattia può avere tre modalità principali di esordio. Quella più frequente compare dopo la menopausa quando gli ormoni estrogeni si riducono e proporzionatamente aumentano gli ormoni maschili. Un’altra modalità talvolta insorge precocemente, alla pubertà, spesso peggiorata da una dieta dimagrante. Infine in alcune donne compare subito dopo una gravidanza, causata dallo stress e dalla carenza di ferro che spesso insorgono durante l’allattamento.

La manifestazione della Calvizie nella donna segue un pattern ben definito. Un progressivo diradamento dei capelli nella regione centrale della testa è molto comune. I capelli appaiono diradati, soprattutto in corrispondenza della discriminatura centrale e dunque il cuoio capelluto diviene visibile.

Soprattutto nelle donne giovani il diradamento è spesso più evidente in corrispondenza della fronte. Un sintomo iniziale di questa malattia nella donna è il cosiddetto ”segno dell’albero di natale”, ossia, effettuando la discriminatura centrale si osserva un’area di diradamento a base anteriore che ha appunto la forma di un albero di natale.

“Nella donna in menopausa è invece frequente notare anche una stempiatura, simile a quella che si osserva nel maschio. Anche nei casi più gravi però non si osserva mai una calvizie completa ma solo un grave diradamento”.

Dott. Mauro Conti

Come reagire?

La Calvizie Femminile e Medicina Rigenerativa: i colpevoli sono sempre i soliti.

Osservando ad alto ingrandimento il cuoio capelluto di una donna affetta da calvizie è frequente evidenziare piccole zone completamente prive di capelli che corrispondono ai follicoli temporaneamente vuoti. Normalmente il follicolo non è mai del tutto vuoto, in quanto produce un nuovo capello prima che il capello vecchio sia caduto. Nella calvizie la produzione del nuovo capello è solo ritardata, per cui il follicolo può rimanere vuoto per settimane o talvolta mesi.

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Stimolando con lozioni o massaggi il cuoio capelluto è possibile attivare i follicoli temporaneamente vuoti a produrre un nuovo pelo.

La Calvizie Femminile, l’eccesso di ormoni maschili anche nella donna.

È noto che anche la donna produce ormoni maschili, ma l’alopecia androgenetica femminile non è sempre segno di un eccesso di ormoni. Nella donna la calvizie può essere, infatti, conseguenza anche di una eccessiva sensibilità del capello a livelli di androgeni assolutamente normali. Per questo l’alopecia androgenetica non è esclusiva del sesso maschile ma si osserva anche nelle donne.

La normalità degli esami ormonali non esclude la diagnosi di alopecia androgenetica; il 50% delle donne affette da calvizie hanno infatti esami ormonali assolutamente normali.

La Calvizie Femminile, l’eccesso di ormoni maschili anche nella donna.

Da diverso tempo, nella donna la gravità della malattia viene comunemente valutata utilizzando la scala di Ludwig che divide la calvizie femminile in 3 gradi: lieve, moderato e grave. Il trattamento medico della calvizie deve impedire agli ormoni androgeni di esercitare i loro effetti sul follicolo e nel contempo stimolare il follicolo a produrre capelli più grossi e più lunghi.

Ridurre o bloccare l’azione degli ormoni androgeni sul follicolo è un obiettivo che può essere raggiunto utilizzando farmaci antiandrogeni. I più noti sono il ciproterone acetato (contenuto a esempio nella pillola anticoncezionale Diane) la flutamide, lo spironolattone. Studi recenti indicano che la finasteride, in commercio al dosaggio di 1 mg per il trattamento della calvizie maschile, è, a un dosaggio più alto di 2,5 mg, efficace per trattare la malattia nella donna. È comunque sempre indispensabile che il trattamento con finasteride nella donna sia associato a terapia anticoncezionale.

Calvizie Femminile e Medicina Rigenerativa

Dunque la pillola anticoncezionale funziona?

La Calvizie Femminile, la pillola anticoncezionale ha un interessante utilizzo “off-label”, ma attenzione alla scelta.

La pillola anticoncezionale può essere utile in quanto riduce la produzione di androgeni da parte dell’ovaio, è importante però scegliere una pillola adatta al problema in quanto alcuni anticoncezionali contengono invece progestinici che possono aggravare l’alopecia androgenetica.

La Calvizie Femminile, il buon vecchio Minoxidil…

Indurre i follicoli in riposo a produrre un nuovo pelo e prolungare la fase di crescita dei follicoli già in attività sono invece obiettivi che possono essere raggiunti utilizzando farmaci che inducono l’anagen, in particolare Minoxid in lozione. Il farmaco è in commercio da molti anni ma non per questo è un trattamento sorpassato o poco efficace. Il farmaco stimola la crescita dei follicoli con un meccanismo d’azione ancora sconosciuto ma comunque non legato alle sue proprietà vasodilatatorie.

Il minoxidil nella donna è utilizzato alla concentrazione del 2%, va applicato regolarmente tutti i giorni, 2 volte al giorno. è assolutamente sbagliato effettuare delle sospensioni anche brevi in quanto, non appena si interrompe il trattamento, gli effetti del farmaco svaniscono ed i capelli riprendono a cadere. Va sottolineato che il minoxidil è un principio attivo delicato, che si inattiva facilmente se introdotto in lozioni artigianali che contengono altri principi attivi.

Non si dovrebbe mai quindi associare il minoxidil ad altri preparati anticaduta nella stessa lozione; si rischia in questo modo di non avere alcun effetto benefico.

…e il trapianto ei capelli nella donna, funziona?

La Calvizie Femminile e Trapianto di Capelli.

Spesso ci viene chiesto se è possibile ricorrere nelle donne a un trapianto di capelli? La risposta è positiva. L’autotrapianto di capelli è molto efficace anche nella donna; è importante rivolgersi a mani esperte perché si tratta comunque di un intervento non semplice e non indicato in tutti i casi.

Le tecniche di autotrapianto si sono perfezionate nel corso degli anni e oggi è possibile ottenere risultati estetici eccellenti utilizzando le tecniche dei mini e dei micro innesti. Alcuni chirurghi trapiantano i capelli lunghi, senza tagliarli; questo fa si’ che i segni chirurgici dell’intervento siano scarsamente visibili anche nella donna. Viene oggi spesso pubblicizzato l’uso del laser nell’effettuazione dei trapianti: non è affatto dimostrato che questa tecnica offra dei reali vantaggi rispetto alla tecnica tradizionale.

I follicoli trapiantati mantengono la loro attività ciclica e quindi alternano periodi di attività in cui producono il capello a periodi di riposo. Subito dopo il trapianto i follicoli trapiantati vanno in riposo a causa dello “stress” dovuto all’intervento chirurgico. I capelli trapiantati cadono quindi circa 2-3 mesi dopo il trapianto quando i follicoli riprendono l’attività e producono capelli nuovi. I risultati del trapianto sono ottimali circa 6 mesi – 1 anno dopo l’intervento.

La Medicina Rigenerativa è nostra alleata.

La Calvizie Femminile e soluzioni dalla Medicina Rigenerativa.

Le soluzioni oggi a disposizione per contrastare l’azione della calvizie sono diverse. Tralasciando tutto ciò che è superstizione o la cosiddetta “cosmesi anticaduta” che sono del tutto inefficaci, possiamo avvalerci dell’opzione farmacologica o di quella basata sulla Medicina Rigenerativa Multidisciplinare.

Esistono da tempo farmaci, come Minoxidil e Finasteride, che possono controllare l’azione del DHT e migliorare il microcircolo follicolare. Il punto è che il loro obiettivo rimane circoscritto, da soli non possono agire sulle altre cause e concause che abbiamo descritto precedentemente. Inoltre se consideriamo l’opzione farmacologica in sé, i vantaggi che potremmo ottenere sono controbilanciati da effetti collaterali di una certa importanza.

I Protocolli  di Medicina Rigenerativa hanno invece la capacità di promuovere le condizioni necessarie per la vita  dei Follicoli Capillari ancora attivi e di stimolare la nascita di nuovi capillari. È evidente che tutto ciò non è consentito ai soli farmaci il cui raggio di azione rimane limitato alle loro specifiche indicazioni terapeutiche.

Le donne, inoltre, rispondono molto bene alla Medicina Rigenerativa Multidisciplinare e possono quindi avvalersi in tutta sicurezza di questo strumento. Il risultato sarà quello di veder favorito l’irrobustimento dei capelli, l’aumento della densità globale e e perfino favorire la massima ricrescita autologa dei capelli.

Terapia bSBS.

Le Potenzialità della Terapia Multidisciplinare di Rigenerazione Cellulare.

I benefici promossi dal Protocollo di Medicina Rigenerativa Multidisciplinare sono essenziali al fine di favorire il miglior risultato estetico. Nella calvizie avanzata come base pre-chirurgia o post chirurgia, nei casi di diradamento dove esprime il massimo potenziale autologo.

Benefici essenziali.

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Come anticipato risulta essere anche una irrinunciabile terapia di supporto al trapianto di capelli. È risaputo infatti che questo da solo non è sufficiente per risolvere la calvizie, in tutti quegli scenari in cui la caduta di capelli sia andato troppo avanti. La sua azione promuove il ristabilirsi degli equilibri fisiologici del sistema scalpo-capelli. Favorisce le massime possibilità di ottenimento di risultati esteticamente e clinicamente validi, naturali, e di lunga durata.

Recensioni.

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Comprendere il perché alcune terapie non portano a risultati duraturi, perché un autotrapianto non basta per risolvere la calvizie. Quali azioni si possono fare per agire in modo serio e completo e qual è l’approccio terapeutico più avanzato per affrontare la tua calvizie. Questo e molto altro viene spiegato dal Dott. Mauro Conti nei Video Academy, guardali adesso.

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Interviste e Media.

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bSBS – FAQ.

Le domande più frequenti su bSBS.

Cos’è l’Alopecia Androgenetica?

L’Alopecia Androgenetica (AGA), nota anche come Calvizie Comune Ereditaria, è una comune condizione del sistema “scalpo-capelli”. In essa si verifica una progressiva miniaturizzazione dei capelli che, ciclo dopo ciclo, cadono per ricrescere sempre più piccoli. La conclusione di questo processo porterà all’atrofia del Follicolo Capillare. Colpisce prevalentemente gli uomini, ma anche le donne ne sono affette in modo sempre più visibile.

Quali sono i responsabili della Calvizie?

È ormai assodato che i veri responsabili della Caduta dei Capelli siano il Diidrotestosterone (DHT) e la Prostaglandina D2 (PGD2). Il primo è un composto naturale derivato dal Testosterone per opera di un enzima, la 5-alfa-Reduttasi. Esso perturba l’equilibrio fisiologico del Cuoio capelluto e porta a vari problemi. Seborrea, forfora eccessiva e quel processo di miniaturizzazione che alla fine porta all’atrofia follicolare sono sintomi molto comuni. La PGD2 invece sostiene una condizione di cronica infiammazione del sistema scalpo-capelli che peggiora il quadro già compromesso dal DHT.

Lo stress può essere cause di calvizie?

Lo stress, come altri fattori esterni, quali cattive abitudini, carenze alimentari o altre patologie, può concorrere al peggioramento di una condizione di Calvizie. Non si tratta di vere cause, ma di sicuro la loro influenza è importante per determinare un peggioramento della stessa. Per questo motivo parliamo di “concause” che possono variare da caso a caso.

Calvizie Femminile e Calvizie Maschile sono diverse?

Assolutamente no. Si tratta della stessa condizione di “attacco ai Follicoli Capillari”. Anche se la sintomatologia è differente, DHT e PGD2 sono i responsabili comuni. A loro si deve la miniaturizzazione dei capelli che nella donna avviene prevalentemente sulla parte superiore del capo. Nell’uomo invece è comune la nota perdita di capelli sulle tempie e sul vertex per poi procedere e lasciare la classica “coroncina” di capelli in zona parietale ed occipitale del capo.

La Calvizie si può curare con lozioni o shampoo anticaduta?

Assolutamente no! Questo è uno dei cliché più comuni relativamente alla lotta alla Calvizie. Le cause della Caduta di Capelli sono molto profonde e legate agli equilibri fisiologici dei Follicoli Capillari ed in generale del cuoio capelluto. Per nostra fortuna la cute è un efficiente scudo che non permette intrusioni. Una lozione, uno shampoo, una maschera per capelli non possono nulla dunque sulle vere cause della calvizie. Essi e tutti gli altri “cosmetici anticalvizie” che purtroppo si trovano in commercio, sono solo dei palliativi. Puliranno e renderanno morbidi e setosi i capelli, quello senz’altro… ma questi stessi capelli continueranno a cadere.

Esistono integratori alimentari che combattano la Calvizie?

Anche in questo caso la risposta è negativa. È vero che condizioni di malnutrizione o semplici carenze alimentari possano avere un effetto sulla salute generale di capelli e cuoio capelluto. Però non esiste un integratore che da solo sia capace di curare la calvizie. Viceversa se una corretta integrazione Nutraceutica è inserita nel contesto completo di un Protocollo Multidisciplinare di contrasto alla Calvizie, essa può giocare le sue carte. In questo caso può concorrere a creare condizioni di buona salute generale del sistema “scalpo-capelli”.

Il PRP Capelli combatte la Calvizie?

Ancora una volta dobbiamo rispondere no, anzi “ni”. Infatti il PRP Capelli fu la prima terapia mirata alla stimolazione cellulare dei Follicoli Capillari e basata sulle conoscenze della Medicina Rigenerativa. Il gel piastrinico che contiene tutti i principi di Rigenerazione Cellulare è effettivamente in grado di lavorare sul Follicolo Capillare. Però da solo non basta. Vari sono i motivi che non consentono di potere definire il PRP Capelli come una cura della Calvizie. Però indubbiamente il più importante è che esso viene adoperato come una terapia isolata e fine a sé stessa.

Il Trapianto di Capelli cura la Calvizie?

A questa domanda dobbiamo ancora rispondere di no. Il Trapianto di Capelli è senz’altro un’importante metodica di rinfoltimento chirurgico. Esso è indicato per calvizie molto estese, ma non è una cura. È semmai un metodo di copertura dei danni dati dalla Calvizie. La nascondono, ma non la curano. DHT e PGD2 continuano imperterrite nella loro attività tanto che un Trapianto non potenziato ed assistito non dura. Dopo un paio di anni è da rifare. È qui che la Medicina Rigenerativa si inserisce e potenzia i risultati dell’Autotrapianto rendendoli più naturali, duraturi ed efficaci.

La Calvizie è ereditaria?

Il nome di questa condizione, Alopecia Androgenetica, mette in correlazione la sua incidenza con alcune predisposizioni genetiche. Quindi è senz’altro preferibile parlare di ereditarietà delle predisposizioni genetiche alla calvizie, piuttosto che parlare di ereditarietà della Calvizie in sé. Inoltre sembrerebbe confermato che questa predisposizione segua la linea materna. Ciò vuol dire che questa tendenza la ereditiamo da nostra madre, esattamente come il DNA mitocondriale. Non guardate dunque la testa di papà per capire se abbiamo problemi. Guardate semmai lo zio da parte di mammà.

In cosa consiste il Protocollo Multidisciplinare bSBS?

Il Protocollo Multidisciplinare di Medicina Rigenerativa bSBS è un insieme di avanzate applicazioni cliniche. Esse agiscono in sinergia per favorire un efficace contrasto all’evolutività della Calvizie. Non una cura di un solo aspetto, ma un attacco a 360° a tutte quelle che sono le componenti di uno squilibrio multifattoriale.

Quanto costa il Protocollo di Medicina Rigenerativa bSBS?

Il Protocollo di Medicina Rigenerativa Multidisciplinare bSBS, ha un costo di 3600,00 Euro. Si esegue una volta sola, è composto da più di 16 tecnologie ognuna incentrata su un aspetto differente della calvizie. Può prevedere 1/2 richiami nel primo anno, oppure nel secondo/quinto anno. I Richiami sono inclusi nei costi.

Il Protocollo Multidisciplinare ha controindicazioni?

No assolutamente. I principi di Rigenerazione Cellulare alla base del suo funzionamento sono autologhi. Questo è il motivo per il quale sono assolutamente ben tollerati dal paziente dal quale sono prelevati in un primo momento e reinoculati in un secondo.
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